Ronny Taylor Dateci i soldi 2013 - Strumentale, Psichedelia, Punk-funk

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Porte spalancate ad un progressive che combina fusion ed heavy metal a tipiche atmosfere anni '70.

Forse i Ronny Taylor hanno trovato la giusta combinazione. Primo, chi è Ronny Taylor? Non è una singola persona ma si tratta di una band. Secondo, la copertina è spudoratamente copiata da "Songs for the Deaf" dei Queen of the Stone Age. Terzo, mi chiedo da dove siano saltati fuori i titoli di "My chemical orecchioni" e "Burkina puzzle".

Per quanto riguarda il contenuto dell'album, principalmente si parla di rock psichedelico, sporcato di heavy metal, hard rock anni '70 alla Deep Purple, e jazz/fusion. Preponderano un uso incessante del synth ed un'immancabile ritmica data da un basso, forse per certi aspetti esagerato, ma che permette al gruppo di distinguersi dal classico progressive. Alternano brani non posso dire altro che spaziali ("Dateci i sordi"), a colonne sonore da film di Dario Argento, in pieno omaggio a Simonetti ("Power rangers"), ad un english progressive dei Van Der Graaf Generator di "My chemical orecchioni" e "Burkina puzzle", ad una celebrativa "1945". 

Per gli amanti del genere è decisamente più che un buon lavoro. La tecnica combinata ad una buona dose di spontanea fantasia, permette a questa band di amalgamare suoni, testi e differenti stili, e di certo, non fa sentire la mancanza della voce. Non posso che augurarvi buon ascolto. 

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La recensione Dateci i soldi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-23 22:00:00

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