Un esordio tecnicamente valido ma viziato da spunti di riporto, buoni solo come diversivi tra una cover e l'altra
Nascono quattro anni fa come progetto parallelo ai gruppi cover dei vari componenti, e con l'intento manifesto "di acquistare rilevanza nel mondo della musica, partendo ovviamente dalla città natale della band, cioè Latina". Dando quest'ultima per già conquistata, i Trumpers si presentano al resto d'Italia con questo ep dalla copertina e dal titolo decisamente minimali (per non dire altro). Tecnicamente i quattro brani che lo compongono sono ineccepibili, si segnala in particolare il chitarrista solista, tamarro quanto basta (mentre più ordinario appare il cantante), ma non si può dire che l'originalità sia il loro forte né tantomeno la ricerca sonora.
E così, se già i titoli dei pezzi ("Hendrix", "Guns") più che indirizzare spoilerano, bastano pochi ascolti a dare la misura di quanto gli spunti di partenza (e di arrivo) si spingano poco più in là del riporto. Buoni come diversivi tra una cover e l'altra, ma per "acquistare rilevanza nel mondo della musica" (sempre che questo sia ancora possibile, ma è un altro discorso) occorre uno sforzo maggiore.
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La recensione The Trumpers 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-16 00:00:00
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