Lynch Kingsley Time-Lapse 2014 - Jungle, Elettronica

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Atmosfere ettere tra footwork e jungle. Un altro nome da tenere d'occhio

Finalmente oggi ho poco da fare, mi sveglio, mangio dei cereali dalla scatola e mi metto sotto ad ascoltare questo disco, pensando sia un lavoraccio. E invece, piacevole sorpresa, scopro al primo ascolto che è bello e che ci vuole poco a consigliarverlo vivamente. Lynch Kingsley è una delle nuove leve dell'elettronica iitaliana: direttamente da Latina, su di lui nel web troverete riferimenti precisi e azzeccati che lasciano poco spazio alle interpretazioni del suono. Footwork, jungle, nello specifico. Dal compianto Dj Rashad ad alcuni fondati richiami al Goldie di "Timeless", le atmosfere sono quelle: dilatate ed eteree, si prenda ad esempio "Eternal" con il feat. di Nefer. La traccia di apertura in realtà cambia coordinate: è un gioco velocissimo di campionamenti e beat che ti lascia senza fiato e rischia di farti uscire una goccia di sangue dal naso per l'intensità dei sample leagati assieme con frenesia pura. In "Enchained" c'è un brevissimo campione da "Wind it up" del primo album dei Prodigy, un Wooh-hoo lanciato lì una volta sola, come un pizzico di pepe, ho apprezzato parecchio. "Hidden light" è un excursus un po' più versatile, grazie anche all'arrangiamento sistemato a quattro mani con Imperial Sand. Chiudono due remix, di cui cito il solito perfetto tocco romantico di Go Dugong, è il più riuscito.

Tiro le somme facile questa volta: è un lavoro preciso e limpido, senza una minima sbavatura, Lynch Kingsley è un altro nome da tener d'occhio. Che qualcosa si muove ormai, non è più una sorpresa, ne ho l'ennesima conferma. Per oggi non mi resta che uscire e comprare altri cereali.

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La recensione Time-Lapse di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-29 00:00:00

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