Mezzafemmina Un giorno da leone 2014 - Cantautoriale, Folk, Pop rock

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Un cantautore con occhi, orecchie e mente aperti.

Un bisnonno che collaborava ai lavori domestici e per questo si guadagnò l'infamante epiteto di Mezzafemmina. Il moniker di Gianluca Conte viene da una storia di ristrettezza mentale che dovrebbe essere ascrivibile a una cornice geografica e sociale – il sud Italia contadino sotto il fascismo – superata. Dovrebbe, appunto, ma chiunque abbia gli occhi appena un po' aperti sulla realtà di questa Italia si rende conto di quanto il progresso sia stato per molti aspetti illusorio e fallimentare.

Gianluca Conte/Mezzafemmina è uno con gli occhi aperti, un cantautore nel senso più verista del termine: uno che si guarda intorno e racconta. Principalmente quello che non va: l'Italia che non è un paese per giovani, vecchi, donne, artisti, stranieri, matrimoni misti, che per certi versi sembra non essere proprio un paese, l'impegno a orologeria delle celebrazioni che ci fanno pensare ai mali del mondo solo nei giorni comandati, i vizi e le dipendenze della modernità, le idiozie e le mode e i programmi elettorali tutti uguali che ti fanno dubitare dell'opportunità del suffragio universale, le verità banali e la banalità di mettersi a lavorare per un mammasantissima... ma anche le “piccole” cose belle: l'amore, naturalmente, quello che ti rende piacevole anche mettere benzina e lavare il pavimento, e poi la bellezza che si può nascondere dovunque, perfino dietro quella che sembra una disgrazia, come in “Silvia, credimi”, sensibile messaggio a una ragazza che non può sentire e parlare ma che proprio per questo riesce forse a cogliere più significati, quelli che vanno oltre le parole.

Oltre le parole, nell'album di Mezzafemmina, ci sono invece una ricca gamma di sonorità - folk (quello moderno e quello arcaico di “Piett' tonna”, canto popolare irpino) pop, rock, un pizzico di elettronica e anche di rap (quello di Chef Ragoo in “Il giorno dopo” - un po' moscio, a dire la verità, forse per via del tema ritrito) – che dicono che Conte, oltre agli occhi, ha le orecchie aperte.

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La recensione Un giorno da leone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-26 00:00:00

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