Rajas Intersezioni 2014 - Rock, Pop rock

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Un disco ben suonato e ben curato, abbondante nella forma, ma povero di idee e contenuti nella sostanza.

“Intersezioni” si presenta come una produzione ben confezionata, curata sotto il profilo estetico ed arricchita, grazie anche alla buona qualità dei musicisti, da arrangiamenti tutt’altro che approssimativi. Quello proposto dai Rajas è un vigoroso e multiforme pop rock di matrice italica, condito da un assortimento variegato di elementi mutuati dal folk, dalla word music, dal funk e persino dall’hard rock, che caratterizzano singolarmente le diverse tracce ma, nel complesso, non riescono a farlo decollare in una direzione precisa. È un mare in tempesta fatto al contempo di potenti riff di chitarra elettrica e dolci arpeggi di chitarra acustica, aperture melodiche che sembrano provenire dalle outtakes di un vecchio album di Nek e suggestioni celtico-medioevali affini a certo epic-rock internazionale.

L’orizzonte espressivo del disco si allarga su troppi fronti, nessuno dei quali viene sufficientemente approfondito, trasformando una tavolozza potenzialmente multiforme di colori in un insieme sbiadito di sfumature che conducono questo lavoro, seppur di qualità, dal vortice della creatività al guado dell’indecisione. Troppo soft per i rockettari più incalliti (figuriamoci per i metallari), troppo rock per gli amanti del pop all’italiana; troppo elettrico per poter appassionare i maniaci del folk e non abbastanza contaminato per intrigare gli esteti della word music.

L’episodico ricorso ad una strumentazione non tradizionalmente rock, regala, in diversi momenti, l’illusione che la sorpresa possa trasformarsi in stupore, salvo precipitare lentamente in un baratro di prevedibile routine. I testi del resto sono troppo astratti ed impersonali per colpire chi nelle parole ama ritrovare, con semplicità, una parte di sé, un appiglio alla realtà, uno spunto per divertirsi, commuoversi, riflettere o semplicemente emozionarsi.

Le potenzialità di questa band sono tali che è legittimo aspettarsi che a breve possa fare un salto in avanti verso una maggiore originalità ed una direzione musicale più precisa e meno approssimativa, ma, al momento, la somma delle parti non equivale al tutto.

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La recensione Intersezioni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-18 00:00:00

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