Mike Zaffa Mike Zaffa - ROCKSTARS 2014 - Rock, Rap, Hardcore

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Mike urla alla scena hip-hop che gli Slayer possono andare d'accordo con un po' di dubstep ed un flow hardcore: si mischiano le ossa traccia dopo traccia.

Uscito il 15 Luglio, "Rockstars" è l'album con cui Mike Zaffa si affaccia alla scena hip hop italiana, urlando dal suo palco che gli Slayer possono andare d'accordo con un po' di dubstep ed un flow hardcore: un mix che scombina le ossa traccia dopo traccia.
"Highlander", "Avvoltoi", "Polvere e Cicatrici", "L'erede di Bukowsi" e "Rockstars" sono alcune delle tracce che compongono questi quarantacinque minuti di crossover trash-metal/hip hop, aggiungendo un nome, quello di Mike, alle nuove leve da tenere d'occhio nei prossimi anni.

Una coscienza musicale che affonda le radici nelle realtà più borderline della scena, produzioni e stili riscontrabili nella scena romana per quanto riguarda mc come Noyz Narcos (influenzato a sua detta anche dal grindcore) per arrivare alle più recenti novità made in Olbia con un'idea di rap, quella di Salmo, che ha sdoganato negli ultimi tempi un hip hop imprevedibile, aprendo un vaso di Pandora da cui escono Les Paul, groove thrash metal, synth-motosega in perfetto stile Native Instrument e casse dritte dance pesanti come macigni. Mike Zaffa è lo stravolgimento di questo interessante crossover. Sia chiaro, non si parla di innovazione bensì di approdo ad un inevitabile (e forse prevedibile) stravolgimento della realtà.
Da questo calderone escono produzioni di un'innegabile potenza come "Gli occhi di un cobra" dove Kerry King e Fieldy si prendono a calci e pugni con la dubstep più sporca e violenta - mazzate nelle gengive.
La cattiveria delle basi si riflette nei testi crudi, i ritornelli ad accordi aperti in stile Linkin Park sono certamente un ottimo modo per veicolare pezzi cantati che, altrimenti, potrebbero risultare eccessivamente commerciali stonando così con il resto, facendo storcere il naso a pornomani e puristi.

Bisogna ammettere che spesso il flow subisce la potenza delle produzioni, non sempre è all'altezza del mezzo su cui si muove risultando, talvolta, ripetitivo. "Rockstars", pur essendo un impegnativo crossover e dunque, mediaticamente parlando, un'incognita, è certo un ottimo biglietto da visita per questo nuovo volto della scena milanese. Il titolo è molto ambizioso ed è giusto sia così: la discrezione è il dildo dei deboli di cuore.

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La recensione Mike Zaffa - ROCKSTARS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-09 00:00:00

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