Calista Divine Vacante 2014 - Elettronica, Post-Rock

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Racchiusa in poco meno di 45 minuti tutta la densa solitudine da eterno buio stellato che potreste provare nel bel mezzo di una deriva cosmica.

Se a dar manforte a questi quattro ragazzi felsinei sono scesi in campo Cristiano Santini (Disciplinatha) alla produzione artistica, Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori) al mix e il buon Jo Ferliga (Aucan) al mastering, significa che molto probabilmente si sentiva già odore di buono nell’aria.
E di buono c’è che questa giovanissima band architetta uno scenografico post-rock dalle derive cosmiche che tanta Germania elettronica si porta nel cuore, senza per questo affondare nel derivativismo più spinto. La Germania in questione, ovviamente, è quella che fa capo a personcine rispettabili come Tangerine Dream, Cluster e altri blasonati compagni di merende, i cui stranianti umori spaziali vanno - a questo giro - ad irrorare di sangue sempre nuovo acrobazie strumentali classicamente (per il post-rock) adagiate sul sonico binomio dilatazioni + deflagrazioni varie ed eventuali (“High” rimane in tal senso esemplificativa).

Estremamente accorti nel disintossicare da spocchia e autoreferenzialità i molteplici cambi di registro che hanno nelle mani (“Be lost” parla da sola) i Calista Divine si muovono con disinvoltura sulle stesse traiettorie luminescenti di 65 Days Of Static ed Explosions In The Sky, dispensando, all’occorrenza, accecanti bagliori cobalto che bruciano la rètina e glaciale chitarrismo psichedelico ma ritagliandosi, al contempo, un personalissimo cantuccino di autodeterminazione stilistica, dissolvendo qualsiasi scoria di romanticismo a vantaggio di più oscuri cromatismi esoterico/siderali (“Abstraction”, “Astray”).
Ad eccezione della meno destabilizzante “Perception without object: desert”, che tanto profuma di scampagnata astrale a poche miglia da Marte, tutto il resto trasuda densa solitudine da eterno buio stellato, tanto alienante quanto smisuratamente conturbante.

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La recensione Vacante di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-31 00:00:00

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