Andy (Bluvertigo) Gee Andy! 2003 - Strumentale, Pop, Elettronica

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Uscito due anni fa, ma arrivato sui tavoli delle redazioni musicali solo ora, ““Gee Andy!” (sì, con una sola virgoletta davanti al titolo), offrirebbe un’interessante occasione di raffronto tra il lavoro di Andrea Fumagalli (in arte Andy) e Marco Castoldi (noto ai più come Morgan) in classifica con “Canzoni dall’appartamento”. Almeno per avere un’idea di dove stanno andando i Bluvertigo o di ciò che ne resta. Considerando che il chitarrista Livio Magnini ha remixato “Vivi davvero” della morosetta Giorgia, che il batterista Sergio Carnevale ha lavorato con Fiamma, che Morgan è alle prese con un nuovo esercizio di stile (stavolta sul passaggio tra Sessanta e Settanta) dopo il disco scritto per Mao, si deve concludere che ci si trova di fronte a una deriva dei continenti.

Andy, qui in coppia con Gianluigi Di Costanzo dei Bochum Welt, sforna un disco non facile, nella misura in cui lo è qualsiasi colonna sonora strumentale, che raccoglie la musiche scritte per il balletto “”Gee-Andy”, dedicato al mondo di Warhol dal balletto Teatro di Torino. Il cd possiede diversi momenti interessanti, con Di Costanzo e Andy che si spartiscono il lavoro (4 brani al primo e 7 al secondo). Se il transfuga dei Bochum Welt mette in campo un’ispirazione che rimanda al Bowie strumentale della fantomatica trilogia berlinese (“Low”, “Heroes”, “Lodger”), Andy squaderna un più ampio raggio di influenze: si va dal Vangelis di “Blade Runner” in “Serendipity” (in cui forse fa capolino un campionamento di John Barry), agli echi di Brian Eno e David Byrne che aprono una “Fac totemy” che poi evolve in un rock‘n’roll elettronico quasi alla Art of Noise, ai fantasmi della Penguin Café Orchestra (in “Famous”) rivissuti in salsa elettronica. Evidente la comunanza degli orizzonti ideali: gli anni ‘80.

Il brano migliore del pregevole dischetto pare essere “Soho 54”, col suo bel riff alla New Order suonato come lo avrebbero suonato gli alfieri della Electronic Body Music Front 242 e Nitzer Ebb - o almeno questa è la somma di suggestioni che il brano comunica.

In definitiva il disco (reperibile contattando buy@resethouse.com) è consigliato solo ai fans accaniti dei Bluvertigo e agli amanti dell’elettronica anni ‘80: entrambi godranno non poco. Per gli altri, non rimane che sperare che questa collettiva immersione nelle proprie personali ossessioni dei membri del quartetto di Monza, produca un prossimo (frutto di una reunion davvero insperata) disco di grande livello.

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La recensione Gee Andy! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-07-31 00:00:00

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