Robespierre Revolutionary Party La caccia alla volpe 2014 - Cantautoriale, Pop, Folk

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Secondo ep breve e conciso, sincero e leale dove non si temporeggia ma si segue una strada dritta e precisa: quella del pop-folk

“La caccia alla volpe” è il secondo ep di Roberspierre Revolutionary Party, breve e conciso, sincero e leale, con una sostanziale differenza rispetto al primo lavoro del giovane cantautore: qui non si temporeggia, la struttura sonora dei brani è più curata, più tonda, tutto inizia da un punto preciso seguendo una strada dritta che va spedita in una direzione chiara. Tale direzione prende il nome di pop folk, poco impegnato ma piacevole.

“Carnera” è il punto di partenza, pezzo che richiama la freschezza di “Whistle for the choir” dei Fratellis, spensierato e leggero, per poi continuare con “Noi siamo animali”, che racconta il disagio dell’essere degli umani incoerenti “imborghesiti dai sentimenti”, un’elegante viola in sottofondo ad impreziosire l’atmosfera. L’anima prettamente folk di Roberspierre si sente forte nella centrale “Dormi distante un’unità astronomica dal mio cuscino”, dove il protagonista assoluto è il banjo di Giampaolo Liberatore, rapido e acuto “come un musicante senza fissa dimora”. Gli ultimi due brani del lotto fanno una piccola sterzata verso un mood più pacato, come nel caso di “Giganti”, arpeggi malinconici e garbati come uno sguardo tenero riservato a quella persona, proprio quella, e si fluttua subito nell’aria con l’entrata della viola e del mandolino. L’ultima “Soltanto parole” suona quasi come un reprise della opener e d’improvviso mi trovo catapultata ad un prom americano, sono un’adolescente con un magone nel petto che non va né giù né su, i miei occhi sono lucidi e ho addosso tutta la goffaggine del non saperti dedicare nient’altro che parole.

In questa seconda prova trovo Filippo Maria di Caprio più centrato, con un’idea chiara in testa e, che sia vincente o no, in futuro, poco importa, perché qui e adesso i suoi brani funzionano, scorrendo fluenti e piacevoli senza gli intoppi in cui ero incappata nel primo ep. I miglioramenti ci sono stati e la crescita artistica pure. Certo, la strada è ancora in salita, ma lassù in cima ci possiamo decisamente arrivare.   

 

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La recensione La caccia alla volpe di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-03 00:00:00

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