Human Thurman human thurman ep 2014 - Pop rock

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Tra ironia, giochi di parole e deliri citazionisti, gli Human Thurman realizzano in musica la coincidenza di letteratura, cinema e teatro

Sono l’alta dose d’ironia e i giochi di parole nei testi, misti a un sound originale che varia da un’orchestrazione armoniosa di puro rock a cambi repentini di ritmo, a fare degli Human Thurman una band originale, divertente e citazionista.
E se il loro esordio nel 2012 sembrava legato direttamente al cinema tarantiniano, come pretende esplicitamente il loro nome, attraverso immancabili citazioni, questo nuovo e breve ep sembra indirizzato verso un nuovo versante, sempre artistico, ma questa volta letterario e teatrale, che si muove tra un’opera-simbolo del teatro dell’assurdo, universalmente riconosciuta e apprezzata (Beckett in “Aspettando godo”) e nuove forme letterarie (i fumetti Andy Capp di Reg Smythe in “Carlo e Alice”).
“Aspettando godo” infatti è l’attesa di qualcosa che non arriverà mai e, nel frattempo, il desiderio di godersi quello che c’è. “Carlo e Alice” è una bomba urlata che esplode in un ritmo coinvolgente. L’ultimo brano è “Missing”, costruito ancora su ritmi e variazioni interessanti e sulla ripetizione ossessiva di “missing the human side of the moon”, ricerca ossessiva, assurdamente sulla luna, di un’umanità che latita sempre di più, per una band che di umano, nel senso comune di “omologato”, ha ben poco.
Insomma alla fine è bello veder realizzata la coincidenza di letteratura, teatro, fumetto e cinema in musica, altra arte per eccellenza. È un ascolto impegnato che deve tener conto dello sfondo culturale, ma che è costantemente stemperato dal senso dell'assurdo, ritmi e testi originali e divertenti.

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La recensione human thurman ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-04 00:00:00

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