C+C=MaxigrossAn Instantaneous Journey with Martin Hagfors2014 - Psichedelia, Folk

Disco della settimanaAn Instantaneous Journey with Martin Hagforsprecedenteprecedente

Un bellissimo, panoramico viaggio tra i fiordi, le Alpi e l'America

Sul suo sito Martin Hagfors scrive: “ho appena passato una settimana a registrare alcune mie canzoni con una grande band italiana. Non vediamo l'ora di capire dove ci porteranno la musica e il nostro instantaneous journey”.
Per ora, l'incontro ha portato a una piccola cosa molto bella: sei delle migliori canzoni del prolifico musicista, riarrangiate e interpretate nel classico stile accogliente e ricco del gruppo veneto, per un piccolo compendio di folk psichedelico che fa incontrare Prealpi e Scandinavia sulla rotta per le Americhe di Neil Young e Greatful Dead.

Un'occasione, per chi non li conoscesse, per entrare nel mondo riscaldato a legna dei C+C, e allo stesso tempo per avvicinarsi alla ricca produzione, anch'essa spennellata di odori di aria aperta e toni naturali per lo più montani e autunno-invernali, del songwriter norvegese.
Nella maggior parte dei casi le riletture restano rispettose degli originali - per esempio in “The Woods”, dove si mantiene l'inizio “spiritual” e il prosieguo country-folk – ma quasi sempre (e per ammissione dello stesso Hagfors) riescono addirittura nell'impresa, che non è mai facile quando si fanno cover, di migliorarli. Uno dei pezzi più rappresentativi in questo senso è “Coffee or Cigarettes”, che rispetto all'interpretazione degli Home Groan è più profonda, lenta, corposa e psichedelica. Anche l'ambientalista “Company Oil” ne guadagna in atmosfera, con il sitar che regala un sottofondo meditativo ma anche vagamente inquietante. “Maximum Amount” e “Country Chris” hanno un fascino stradaiolo e lo-fi, mentre un finale migliore di “Astrodome” non avrebbe potuto esserci: una ballad morbidamente epica, con la sua melodia romantica cantata con passionale malinconia e l'arrangiamento che viaggia fra Crazy Horse e Pink Floyd, una di quelle canzoni intense e senza tempo da cui è umanamente impossibile non rimanere almeno un po' ammaliati.

Speriamo davvero che questo viaggio estemporaneo abbia un seguito, che li porti magari a scrivere qualcosa insieme. Non è difficile immaginare che da spiriti tanto affini verrebbero fuori altre storie di cui innamorarsi istantaneamente.

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La recensione An Instantaneous Journey with Martin Hagfors di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-08 00:00:00

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