"In solitario splendore" di Anthony Manfredonia: l'amore in chiave cantautorale, latina e jazz.
L'album "In solitario splendore" di Anthony Manfredonia è un caldo connubio di jazz, tango, latin e cantautorato che coinvolge già dal primo ascolto. Il protagonista indiscusso del disco è l'amore nella sua forma più pura e semplice, a volte romantico, a volte struggente, altre ancora malinconico.
La voce di Anthony Manfredonia sembra nata appositamente per cantare questa musica dolce ed intrigante al tempo stesso, dalla tonalità più grave -in cui ricorda le sfumature vocali di Mauro Ermanno Giovanardi- a quella più acuta. La tracklist si apre con un brano, "L'inverno che verrà", la cui atmosfera nostalgica viene resa perfettamente dall'emozionante assolo di sax nella seconda parte del brano. Nei pezzi all'insegna di tango e genere latino come, ad esempio, "Giorni d'estate" ed "Il nostro grande amore", a dare corpo alla melodia troviamo un'affascinante fisarmonica unita al calore del mandolino.
Due dei pezzi dell'album, "Canzone d'amore per lei" e "Il mio amore", assistono alla partecipazione della voce di Barbara De Rossi con un'esecuzione vocale dolce e delicata, intrecciata perfettamente a quella di Manfredonia. Entrambi i brani incarnano una dichiarazione d'amore fatta non solo al partner ma anche all'amore stesso. La tracklist non ospita solamente canzoni lente e cadenzate, infatti alla posizione n.13 ecco "Cinema": inizia timidamente per poi scoppiare in un'allegra melodia simile alle sigle degli spettacoli televisivi dal gusto squisitamente retrò.
La cura nei testi è molto minuziosa, non si tratta di una scrittura banale bensì molto profonda ed ancorata ai sentimenti più intensi dell'anima. Anthony Manfredonia ha saputo parlare di un tema così noto come l'amore in un modo diverso, avvolgente, semplice ma non troppo.
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La recensione In solitario splendore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-07 00:00:00
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