Marco Da Rold The Slough and The Ghost 2015 - Pop, Blues, Alternativo

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Un esordio come solista e one man band di grande spessore, che avvolge l’anima con suoni caldi, dilaniati e ombrosi senza appesantirla.

Reduce da un percorso artistico che dal progressive rock, suonato insieme ai misconosciuti Sunscape, lo ha condotto a questa prima esperienza come solista e one man band, Marco Da Rold sfodera una padronanza dei propri mezzi espressivi e compositivi degna di nota, realizzando un lavoro ben suonato, equilibrato, avvolgente e scritto con una buona dose di passione, convinzione ed ambizione personale.

Quello che l’autore definisce essenzialmente un disco di pop-punk in stile fumettistico, vanta in realtà una molteplicità di influenze stilistiche, essendo basato su una solida base di rock anni ’70, colorata dal blues, alleggerita dal brit-pop e arricchita da spruzzate di acid-rock e tenebrosa psichedelia. Un songwriting solido ed efficace trova giusta espressione nell’eccellente tecnica musicale dell’artista e nelle non indifferenti doti espressive della voce, adagiata comodamente sulle trame musicali di questo lavoro. In alcune circostanze, il timbro vocale del nostro richiama alla mente, senza tuttavia scadere mai nell’emulazione fine a se stessa, il tono monocorde e profondo del primo Dave Gahan. Volendo scavare più a fondo nel barile delle possibili derivazioni stilistiche, non sarebbe insensato decifrare, nelle trame ossessive e sognati di certi passaggi, anche la pregiata influenza di alcune mitologiche formazioni californiane come Dream Syndicate e Thin White Rope, che hanno ispirato e agitato il cosiddetto Paisley Underground.

Ad ogni modo, cercare di individuare le fonti primarie d’ispirazione per questo artista e questo eccellente lavoro discografico, rischierebbe di trasformarsi in un mero e vacuo esercizio formale. “The Slough and The Ghost” è un disco ricercato e raffinato e contemporaneamente semplice e orecchiabile, capace di non scadere, in nessuna circostanza, nel precipizio della ruffianeria gratuita. Se il buon giorno si vede dal mattino, quella che si preannuncia è una bellissima giornata di sole, in cui le nubi non oscurano il cielo, ma lo riempiono di piacevolissime sfumature cromatiche.

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La recensione The Slough and The Ghost di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-20 00:00:00

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