Alessio Pistilli Condividi 2014 - Cantautoriale, Indie, Pop rock

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Un cantautore con delle ottime potenzialità per il futuro ma già oggi convincente.

Prima domanda inevitabile: chi è, artisticamente parlando, Alessio Pistilli? È, senza mezzi termini, un artista che si iscrive nell'infinita schiera dei cantautori italiani, della quale va ad ingrossare le fila... ma non è il caso di fargliene una colpa.

Messa giù così potreste pensare ch'io non sia ben disposto nei confronti di questo musicista arrivato al suo secondo lavoro; "Condividi", in realtà, è un buon disco con pochissime cadute e alcune canzoni degne di nota. Piacciono gli arrangiamenti, molto colorati (soprattutto quando il Nostro si affida alla sezione fiati) e vivaci. Non sempre, invece, i testi lasciano ricordi indelebili, probabilmente perché l'approccio funny in alcuni frangenti non aiuta a creare la giusta tensione emotiva che alcuni brani invece meriterebbero. Queste però - lo ammetto - sono paranoie da critico musicale e allora mettiamole subito da parte.

Tutta l'opera è basata su un'idea portante, ovvero che ci sia "un potenziale nella condivisione delle idee e del lavoro che è altamente significativo e che dà un respiro più ampio a qualsiasi forza motrice rappresentata da una singola persona". Non a caso Pistilli, per dar vita a quanto idealizzato, si è rivolto ad alcuni sponsor e a singole persone (tramite il metodo del crowdfunding) affinché gli dessero fiducia. Il tutto suonato e realizzato con lo spirito che la title-track, posta in apertura, ben sintetizza.

Title-track che serve a inquadrare, dal punto di vista della musica e dell'immaginario, le fonti di ispirazione del Nostro: da Jack Johnson a Niccolò Fabi, dai Perturbazione ai The Lumineers, passando per Nicolò Carnesi e Giancarlo Frigieri, tutti artisti la cui cifra stilistica è riflessa in questa dozzina di tracce in un modo o nell'altro. Rimane comunque il fatto che Pistilli sia uno che pare avere le idee molto chiare e che le canzoni sappia scriverle; gli riescono benissimo "L'amore ci dirà che fare" (una ballata del genere all'ultimo Sanremo, ad esempio, sarebbe stato un ottimo compromesso), "Per quello che ne so", "È come se" e la trascinante "Avremo", impreziosita da un violino che conferisce un retrogusto folk dal sapore familiare.

Per ora possiamo dire ben fatto Alessio, per il futuro siamo fiduciosi possa fare ancora meglio.

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La recensione Condividi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-25 00:00:00

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