I Giardini di Chernobyl CELLA ZERO 2015 - Rock, Alternativo, Nu-Metal

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Un lavoro tutto sound e potenza,ma i frutti sono ancora acerbi

Un disco annunciato in pompa magna quello de I Giardini Di Chernobyl, anticipato qualche mese fa dal singolo "Un Infinito Inverno", che aveva incuriosito e mestamente convinto. "Cella Zero" è l'album di debutto di una band che certamente ha lavorato sodo e ha messo a punto un disco tecnicamente ottimo, anche con l'apporto di Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori). Il coraggio di cimentarsi in lingua italiana senza band nostrane dal nome altisonante da poter emulare, è altrettanto da apprezzare.
Qualcuno ha azzardato paragoni con i My Bloody Valentine: il consiglio è quello di rimanere con i piedi per terra. Inoltre con i MBV non hanno assolutamente nulla a che fare. Si tratta di una tipica band nu metal, suoni potenti e linee vocali che hanno molto dei vecchi Deftones, nulla di più.

"Cella Zero" è un disco difficile, lo si capisce sin dalle prime sfuriate di "Noir" e "Mentre Lisa dorme". Muri sonori che continuano inesorabili e ripetitivi, pesanti come un macigno che già sfiorano la noia ne "Il desiderio oscuro di Charly" e poi cadono definitivamente su loro stessi in "Jekill", pezzo da stroncatura netta. Una prima parte del disco da incubo, con una verve ostentata e nascosta dietro un carisma ancora immaturo. Improvvisamente poi si alza l'asticella quando è la volta di "Un infinito inverno", ma sopratutto con "Homus", in assoluto il pezzo migliore del disco, notiamo la giusta cattiveria, la vera spinta della band. Non delude nemmeno "Foto dall'aldilà"che chiude un terzetto abbastanza convincente. Il resto riprende il canovaccio iniziale, con pochi spunti e molto molto potenziale inespresso.
"Cella zero" è un disco potente e mistico, che gli appassionati del genere non faranno fatica a farsi piacere. Nonostante i margini di miglioramento siano molti, specialmente dal punto di vista carismatico e artistico, "Cella Zero" è un ottimo punto di partenza dal quale si potranno tirare fuori gli elementi migliori per renderli maturi in un prossimo futuro.

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La recensione CELLA ZERO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-11 00:00:00

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