tic tac bianconiglio Il volto di Lewis 2015 - New-Wave, Dark, Punk rock

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Il viaggio nel mondo e nella psiche di Lewis Carroll che si perde nell'anguste vie di un album ancora poco maturo

Quando mi sono avvicinato all’ascolto del primo album dei Tic Tac Bianconiglio ero sicuramente molto incuriosito e attratto dall’idea di poter ascoltare una trasposizione musicale della psiche di una delle menti più importanti dell’ottocento, lo scrittore Lewis Carroll. Autore di "Alice nel paese delle meraviglie" e figura geniale, riuscì non solo ad eccellere in ambito letterario ma anche come fotografo e matematico, fu conosciuto come figura molto controversa, si dice infatti che balbettasse in presenza di adulti e che si trovasse completamente a suo agio con i bambini, cosa che gli valse anche l’accusa di pedofilia. Proprio per questo, per i Tic Tac Bianconiglio, il compito era sicuramente molto arduo, entrare nella mente di un personaggio così geniale ma allo stesso tempo così ambiguo e misterioso.

Ascoltando l’album si nota subito come la musica riesca a delineare un genere ben preciso, come la new wawe e il post punk. Le atmosfere sono cupe, alienanti, condite da un fitto tappeto di distorsioni che riescono, con buoni risultati, a farci immaginare un viaggio introspettivo nella mente dello scrittore. I ragazzi ci sanno fare.

Il tutto però non è sostenuto minimamente dai testi, che non creano alcun tipo di connessione tra l’idea di questo viaggio e il suo compimento. Le parole sembrano quasi buttate al vento, non si ritrova il racconto o la spiegazione del personaggio. Inoltre il modo di recitare i testi rende tutto più noioso e poco d’impatto, non sempre le cose ricercate sono sinonimo di qualità. Canzoni come "Nella Tana del Bruccaliffo", che richiama ad un personaggio legato al famoso libro, o anche "Il volto di Lewis", che dovrebbe rappresentare la vera essenza dell'album, non soddisfano pienamente l’ascoltatore poiché il testo non è attinente al titolo del brano. Si ha la sensazione di ascoltare qualcosa che non c’entra assolutamente niente, a meno che non ci siano metafore che lo narrano ma che risultano poco comprensibili.

Dopo due ottimi ep, i Tic Tac Bianconiglio intaccano in un incidente di percorso, legato sicuramente al tentativo di narrare tematiche complesse e d’impatto. Questa volta non ci sono riusciti, ma sono sicuro che questo non ne condizionerà la produzione musicale futura, ma sarà solo un insegnamento per proseguire al meglio.

 

 

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La recensione Il volto di Lewis di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-17 23:00:00

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