X-35 The Masquerade 2015 - Pop, Pop rock

The Masquerade precedente precedente

Un album Pop-Punk che sostituisce alle nostalgie un'efficace componente Rock.

Se ci fermassimo agli ingredienti di base si potrebbe dire che "The Masquerade" sia un album che molte persone già conoscono pur non avendolo mai sentito. Può essere vero. Tuttavia la sorprendente dote di questi quattro ragazzi partenopei si rivela proprio nel reinventare in maniera molto intima e complessa generi musicali “di uso comune”, veicolandoli con una buona dose di tecnica e adrenalina.

La matrice di buona parte dell'album è una realtà punk-rock nata con band come Yellowcard, Zebrahead e All Time Low come si evince chiaramente da tracce quali "Last Man Standing" e "Shit Happens", tuttavia l'aggiunta di elementi compositivi derivanti da altre sponde del rock si fa sentire dopo pochissimo. Nel complesso intreccio musicale si conciliano al contempo la schiettezza dei powerchord e il colore di fraseggi, tecnicismi ed armonie più ponderate. Le derive metal sono praticamente inesistenti, soffocate in un ciclone di armonie e ritmi interessante. Gli X-35 sono dei punkrocker con la fissa dei gruppi rock americani. Si potrebbe parlare di skate-rock ma sarebbe davvero tirata per i capelli.

La band non cade mai nella trappola dei “quattro accordi”, bensì parte da questo canovaccio per elaborare un fraseggio ben più articolato e molto personale. Un'originalità ampiamente dimostrata che va premiata.
"Everytime I Try" è l'archetipo dell'album: una traccia dichiaratamente punk-rock che si arricchisce a poco a poco di fraseggi e sonorità ben più complesse fino a sfociare in un solo heavy. La semplicità con cui gli X-35 riescono ad arricchire le loro tracce è notevole, segno di una chiara maturità compositiva.
La ballad finale "Dreams and Wishes", un po' telefonata, è un'altra prova di estro della band che parte da arpeggi acustici per poi finire in una caciara di assoli e wha-wha con grande nonchalance.
Insomma, "The Masquerade" è senz'altro un gran bel disco, che fa dei propri limiti una leva per spingersi più avanti attraverso un'interessante proprietà compositiva.

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La recensione The Masquerade di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-03 00:00:00

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