Francisca FRANCISCA - SOUL OUT 2015 - Soul, Reggae, R&B

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Roots reggae, dub ed una voce potente e soulful sono gli ingredienti dell'album d'esordio di Francisca, tra Aretha Franklin e Marcia Griffiths

Se avessi recensito “Soul Out” durante il primo ascolto non avrei sicuramente lesinato termini entusiastici e avrei scritto che l’album è una bomba, che il roots reggae ha ancora ragione di esistere in Italia, che la voce soul che esplode in ogni canzone ci ha vendicati di un decennio di bashment e reggae tunz-tunz.

Francisca, all’esordio discografico, ha classe, non c’è dubbio: il suo timbro vocale, caldo e soulful, rimanda in maniera limpidissima ad Aretha Franklin, con il rifacimento di un brano del cui repertorio si apre il disco, il piccolo gioiellino di “Don’t Play That Song”, arricchita da una solenne sezione fiati di diretta derivazione late seventies anglo-giamaicani. Con lo scorrere dei pezzi si sente emergere poi l’influenza di un’altra grande interprete della black music oggi pressoché dimenticata, Marcia Griffiths: prima di tutto in “It’s All Right” e “No Money”, ma anche in brani di ispirazione più moderna e r’n’b come “Stronger” e “Nah Worry”. Si, la ragazza ha classe da vendere.

Ma al secondo, al terzo, al quarto ascolto e dopo quasi due settimane, ho purtroppo ridimensionato i miei iniziali entusiasmi, trovando il lavoro, nel complesso, –mi si perdoni- poco roots ed eccessivamente patinato, e mi verrebbe da dire anche troppo italiano (trovo trascurabili del tutto i brani nella nostra lingua, soprattutto per i testi un po’ troppo di routine, per essere eufemistico), nonostante l’indubbio e raro stile di Francisca.

L’intero progetto è curato dalla tarantina Love University Record, etichetta indipendente diretta dal veterano Don Ciccio, e si avverte dal primo all’ultimo pezzo: ma se da un lato può essere -e lo è- un valore aggiunto, dall’altro la forte personalità del produttore spesso emerge fino a diventare arginante per le possibilità espressive dell’artista, che sarebbero più esaltate da una produzione dal gusto meno bianco o, più esplicitamente, meno “à la Bob Marley” e più “rockers”: Francisca potrebbe ruggire, ma si limita a cantare, sebbene lo faccia, ripeto, con enorme maestria.

In definitiva, buon lavoro d’esordio che rivela le enormi potenzialità dell’artista, che con un pizzico di originalità e coraggio in più potrà esprimersi in futuro ad altissimi livelli.

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La recensione FRANCISCA - SOUL OUT di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-17 00:00:00

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