In Vino Veritas ViaVai 2015 - Cantautoriale, Psichedelia, Pop rock

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Il giro del mondo in undici tracce, tenute assieme da una grande voglia di sperimentare.

Il giro del mondo in undici tracce, passando attraverso swing, etnica, progressive d’altri tempi e, ovviamente, un po’ di sano rock britannico (come quello di “Obvious”).

Il nuovo lavoro da studio degli In Vino Veritas mostra, nonostante la situazione italiana sia ben chiara al riguardo, la faccia più bella dell’essere un cantiere in perenne costruzione. Una voglia di sconfinare in tutte le possibili direzioni che è resa possibile grazie – e soprattutto – alla presenza di un nutrito numero di strumenti: dal didjeridoo di “MedioCeltica (la via della sete)” ai meravigliosi violini di “Lady Polvere”, passando attraverso il basso distorto dal sapore vintage di “LiPo”, per poi sfumare in una discreta varietà di percussioni presenti quasi in tutti i pezzi.

Il viaggio attorno al globo ovviamente ha anche una fine, che coincide con Milano e i suoi quartieri multietnici, descritti benissimo in “Clash in Via Padova”: una traccia ricca di tensione e groove, che mescola le atmosfere dei film polizieschi anni '70 con la modernità del rap.

Ma la voglia di prendere quattro stracci e gettarli in una borsa è troppo forte da tenere a bada; perciò “Andiamo via” costituisce il giusto finale per un disco che, malgrado la globalizzazione e i suoi problemi, sa selezionare e guardare solo al meglio del nostro pianeta.

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La recensione ViaVai di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-04 00:00:00

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