Jumping the shark Sogni pesaresi [ep] 2015 - Stoner, Rock, Psichedelia

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Ancora presto per definirli talentuosi, ma questo ep promette comunque benissimo.

Incrociati quasi per caso in uno di quei commenti su Facebook dove si chiedevano i nomi di band sconosciute da ascoltare, scopro che gli Jumping The Shark erano già stati passati al setaccio con il loro album d'esordio, di cui all'epoca si scrisse come "un continuo alternarsi di ritmi lenti e veloci, di chitarre con accordature molto basse e di distorsioni, di Verdena e di The White Stripes, influenzato da un hard&heavy alla Motorhead". Tutto molto vero e molto giusto, e questo ep di 6 pezzi conferma non solo i numi tutelari ma anche le ottime impressioni suscitate da "Fonzarelli".

Nonostante ciò, la percezione complessiva è che ci sia da lavorare sulla personalità, bisogna ammettere che la sintesi a cui tendono Tommaso Tarsi e Leonardo Antinori non sia fra le imprese più facili. Definirli talentuosi è ancora presto, però il poker iniziale di "Inutile prima di te", "Leonardo nel bidone", "Stress", "Cartika tu me fais du bien" mette insieme alcune intuizioni notevoli partendo proprio dai nomi citati qualche riga fa e toccando sonorità tipiche degli anni '90 e '00. Sia chiaro, non un semplice mischione fine a se stesso, bensì 4 canzoni dall'impatto notevole, proprio come si accennava nella descrizione iniziale, con i Motorpsycho a completare il quadro delle influenze se analizziamo le canzoni dal punto di vista strutturale, con queste continue variazioni ritmiche che rimandano ad un ipotetico viaggio sulle montagne russe.

"Buonanotte" e "Le lacrime del coccodrillo" meritano invece un discorso a parte, in quanto cambiano completamente le carte in tavola. Trattasi infatti di due ballate: la prima (riuscitissima) si rifà al sound tipico dei Dinosaur Jr. nei momenti più "pop", mentre la seconda si affida ad un arrangiamento di pianoforte che la rende piacevole ma nulla più.

Rimane da capire, a questo punto, quale sia il percorso ideale per il duo. Il singolo "Dimmi quando verrai a casa" (ad anticipare il prossimo disco) sembra proseguire sulla strada giusta, per cui aspettiamo fiduciosi.

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La recensione Sogni pesaresi [ep] di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-15 07:00:00

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