Viaggio "On the Road" con la psichedelia dei Saint Cassady
Saint Cassady è un progetto che vede la luce a Ferrara e che ci trasporta direttamente nelle terre attraversate dal Texas sino alla California, luoghi così nitidi nelle pagine di "On the Road" (Kerouac), manifesto della Beat Generation o ancora nella pellicola cinematografica di "Zabriskie Point" firmata da Antonioni.
In un mix di suoni sussurrato di folk-psichedelia e acid-rock, figlio di band come i Love, Buffalo Springfield o Quicksilver Messenger Service, i Saint Cassady adottano persino nella collocazione degli strumenti nell'immagine stereo, scelte abbastanza discutibili per l'ascolto stesso dei brani, con uno stile di ripresa anch'esso ancorato agli anni '60, quando alcuni strumenti portanti del brano si potevano percepire in modo abbastanza innaturale solamente da un lato della sorgente sonora piuttosto che più plausibilmente al centro.
I prolungati arpeggi alla "Lady Jane", assoli di chitarra e la presenza virtuosa di linee di basso raffinate quanto tutta la sezione ritmica, tracciano la strada dal brano più consueto dell'ep: "Dark Friend", culminando così in una jam finale di acid-jazz con tanto di organetti e tastiere nelle note di "Almost Love", per un progetto che lascia intravedere ottimi margini di miglioramento compositivo ancora troppo poco sviluppati per un lavoro di 3 soli brani.
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La recensione Saint Cassady di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-11 00:00:00
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