Federico Cimini PEREIRA 2015 - Cantautoriale, Pop

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Universo caleidoscopio. Amori, persone, libri, paesi, guerre

L'universo di Federico Cimini è un caleidoscopio di volti, parole e colori. A un primo ascolto poco attento, la sua musica può sembrare fatta di canzonette semplici e leggere ma non è così, c'è qualcosa di più. È un cantautorato pop, con la chitarra acustica protagonista, arricchito da pianoforte, synth e flauti. L'album racconta storie che attraversano amori, persone, libri, paesi, guerre e aeroplani scambiati per una “Stella cadente”. “Bianca” alterna il ritornello cantato in coro al motivetto delle strofe, che sembra rendere in musica l’ingenuità del giovane protagonista del testo, concentrato sulle sue "dipendenze". “Pereira” cita il libro che dà anche il titolo al disco, il capolavoro del compianto Antonio Tabucchi “Sostiene Pereira”. “Pelleliscia” contiene una serie di critiche alle convenzioni sociali e cambi di ritmo nell’arrangiamento. “Maria” è proprio una bella canzone: una storia d’amore, la radio come colonna sonora, la guerra finita, un paese che rinasce e la televisione guardata a casa dei vicini. Maria è presente anche nel piacevole brano seguente, “Quel giorno in cui credevo…”. “Bruno l’erede di Pino” diverte raccontando il cinismo della gente mentre le chiusura del disco è affidata ai giochi di parole de “Il mondo diverso”.

I testi sono lontani dalla banalità: frasi a effetto e parole d’impatto sono dietro l’angolo. La voce di Federico è particolare e può non piacere a tutti; molti lo avvicinano a Rino Gaetano e, personalmente, apprezzo le sue sfumature più roche e graffianti. Se è vero che “le canzoni fanno rivoluzioni o fanno quello che gli va” (“Pereira”), che continuino pure.

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La recensione PEREIRA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-10 00:00:00

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