Un mini-disco che tenta di danzare a ritmo della Terra
Guardare la Terra da un punto lontano dell’universo, metterebbe a fuoco la sua instancabile danza sospesa nel vuoto interstellare, dove tutti i corpi celesti si muovono a tempo di musica. Diversa cosa sarebbe osservarla da dentro per constatare che a muoversi sono solo gli uomini, come automi impazziti alla ricerca della felicità. La Terra compie il suo perenne moto con regolare armonia, l’uomo tenta di arginare la paura con la violenza, occultando ingegno e sensibilità. Stefano Del Rosso prova a guardare il mondo da dentro e cosa vede? Che si vive per danzare in armonia con l’universo.
Ecco in sintesi il senso di questo disco in cui l’autore ce la mette tutta per presentare la sua idea di Terra: un piccolo pianeta in cui è difficile vivere a ritmo con le stelle. Sulla scia di un cantautorato simil-De Gregori, imbracciata la chitarra, i pezzi del mini album aprono riflessioni sull’amore, la speranza, la malinconia, il disincanto, l’amarezza, la gioia, la felicità, la delusione. Tutto quello che agli uomini si riferisce in questo piccolo spazio di universo. Voce dolce dal timbro caldo, quella dell’artista in questione, che tuttavia poco segna la fantasia. Di certo un lavoro che parte bene ma che potrebbe crescere nel songwriting; interessanti anche le melodie.
Da ascoltare con l’occhio e l’orecchio attento a sviluppi futuri nei quali ci si potrebbe dolcemente cullare sotto la volta di un cielo stellato per sentirsi, solo a questo punto, parte danzante del Tutto.
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La recensione Terra-Album di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-02 00:00:00
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