Santino Cardamone ''Uomini Ribelli'' 2015 - Cantautoriale, Folk

''Uomini Ribelli'' precedente precedente

Santino Cardamone traballa ma non molla. E intanto a X-Factor…

Santino Cardamone ha sbancato X-Factor. La sua “Amsterdam” è riuscita a mettere d’accordo tutti, giudici e social: i primi hanno apprezzato senza riserve, dalla rete son caduti like come se piovesse. Tutto molto bello. Il cantautore calabrese si è meritato questo ben di dio, e d’altra parte un quarto d’ora di celebrità non lo si nega a nessuno. E poi perché fermarsi a quindici minuti? I talent show son fatti per sognare…

Diciamolo subito, all’interno della tracklist di “Uomini ribelli” “Amsterdam” non c’è. Ed è un peccato, perché avrebbe svolto un ruolo fondamentale: quello di impreziosire e fornire maggiore sostanza a un album posseduto da un istinto forse eccessivo, che sembra scritto e interpretato con troppa foga. “Uomini ribelli” traballa dal punto di vista dei testi, a volte sin troppo scialbi, per giunta attraversati da derive fantozziane (“Ben venghino le critiche”, recita “Il mulo”), anche se non si può non apprezzare lo sforzo di trattare argomenti forti quali la mafia o il lavoro.

Poi c’è il musicista Cardamone, con la sua voce indefinibile (già, meglio non definirla…), che accompagna le proprie riflessioni ricorrendo a tutto l’armamentario a disposizione: l’acustico intimista, lo stornello, il rock and roll, il cantautorato più o meno classico, il blues, la tradizione. Il primo Vinicio Capossela, Tonino Carotone e Fabrizio De Andrè i punti di riferimento più evidenti. Rimescolati in arrangiamenti non sempre centrati, a volte raffazzonati, il che non impedisce l’emergere di un gioiellino come la sofferta “Core e brigante”.

Come si sarà capito, Cardamone non ha dalla sua un talento smisurato, in compenso l’innegabile aura da guascone, l’ostentata calabresità e la voglia di divertirsi gli consentono di salvare in qualche modo il risultato. E poi non si sa mai che con i consigli di Elio e compagnia non si possa puntare a un deciso salto di qualità.

 

 

---
La recensione ''Uomini Ribelli'' di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-01 09:30:00

COMMENTI (5)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • ysyviola 9 anni fa Rispondi

    Commento vuoto come le tue canzoni. E per tuo rammarico questo commento non lo puoi cancellare come tua consuetudine su facebook. Inizia a leggere le critiche costruttive/distruttive e magari traine beneficio. A mio avviso la recensione del Sig. Giuseppe Catani rappresenta in pieno il tuo disco.
    ....consideralo un non mi piace.

  • giuseppecatani 9 anni fa Rispondi

    ciao santino. non so come siano andate le cose, ma nella copia che mi è stata passata il file di "Amsterdam" non c'è. te lo posso assicurare!

  • santino.cardamone 9 anni fa Rispondi

    Signor Giuseppe Catani sono Santino Cardamone,accetto le critiche per l'amor di Dio,ma è sicuro di aver sentito il mio disco?Ne è proprio sicuro? "AMSTERDAM" nel disco è presente,si informi meglio la prossima volta prima di dare notizie false,sempre se vuole fare questo mestiere.La saluto

  • santino.cardamone 9 anni fa Rispondi

    Commento vuoto, consideralo un mi piace!

  • ysyviola 9 anni fa Rispondi

    Testi inespressivi, anonimi, condivido la presenza di fin troppe derive "fantozziane". E sinceramente io non apprezzo e non noto lo sforzo. Per non essere troppo cattiva evito di soffermarmi sulla sua voce e gli arrangiamenti. Per il resto condivido la recensione anche se sarei stata un pizzico più cattiva ;) !