Un disco che non mostra a pieno il proprio carattere per cui pensi che si sarebbe potuto fare molto di più.
I The Cuttlebones sono una band bresciana fortemente influenzata dal rock britannico. Nel loro ep d'esordio "Exhale" è infatti possibile cogliere influenze britpop che sfociano in un alternative rock che incorpora sottili venature elettroniche.
Sebbene si percepiscano tanto entusiasmo e passione, i pezzi di questo disco faticano a mostrare una propria identità. Il più delle volte infatti, sfoderano a stento il proprio carattere con voci cantilenanti quasi monotone e tastiere quasi sempre sconnesse dal resto che vacillano tra arpeggiatori scontati ("Small Cold Space") e melodie cartoonesche quasi pacchiane ("Pears and Bananas"). A discapito di tutto ciò però capita l'eccezione: "Oh Yeah", il brano che chiude il disco si mostra infatti come il più equilibrato tra tutti: la band finalmente dimostra la propria maturità racchiudendo nel pezzo un ritornello d'impatto e un'elettronica che stavolta si fonde nel modo giusto con gli altri strumenti. Il tutto viene infine diretto da ritmi incalzanti che finalmente riescono a trascinarti dall'inizio alla fine in maniera fluida.
In conclusione, sicuramente "Exhale" non è un ep da buttare, però è uno di quei lavori per cui si sarebbe potuto fare molto di più. I nostri "ossi di seppia" dunque si dimostrano dei musicisti capaci che, sebbene abbiano ancora molto strada da fare, un giorno riusciranno senz'ombra di dubbio ad esprimere al meglio il carattere delle loro composizioni.
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La recensione Exhale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-11 00:00:00
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