Le Mosche di Miyagi Demo1 2015 - Noise, Hardcore, Post-Rock

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Una breve prova singolare e molto convincente che ci lascia quasi subito, ma con un retrogusto di curiosità e voglia di ascoltarne ancora.

Daniel LaRusso, per i più Daniel-san, la prima volta che incontra il maestro Miyagi lo trova intento ad afferrare una mosca con delle bacchette, un’operazione alquanto complessa, che necessità di un’alta concentrazione e abilità nella propria esecuzione, ma lasciamo da parte questa scena e discostiamoci un attimo dalla California degli anni ‘80, ponendo la nostra attenzione sul Trentino, su questo trio che è diametralmente opposto al silenzio che circonda Pat Morita durante la celebre scena del film. Qua una batteria furiosa ed una chitarra con tantissimo gain la fanno da padrone. I riff punk vanno ad intrecciarsi al math rock, creando un vortice musicale che coinvolge e convince sin dai primi istanti. Certo la produzione, o meglio l’auto-produzione, non è pulità, ma è in perfetta sintonia con il genere proposto: una musica caotica, ma ben bilanciata dove una voce non smette mai di urlare. Un demo di soli tre pezzi che riesce in pochi minuti ad incuriosire, forse anche per l’impatto della band stessa o per la curiosità che suscita, ad esempio, un brano come “Valzer con Mag” dove un andamento tipico del valzer la fa da padrone risulta molto singolare e si lascia ascoltare piacevolmente più volte, sicuramente il merito sta anche nella voce che sembra quasi recitare il testo del brano. Una breve prova singolare e molto convincente che per l’appunto ci lascia quasi subito, ma con un retrogusto di curiosità e voglia di ascoltarne ancora.

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La recensione Demo1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-07 00:00:00

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