M rock Walking Alone 2015 - Hard Rock

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Hard rock noioso e poco originale. A tratti inconsapevolmente buffo.

Every Noise at Once è la geniale mappa interattiva con cui tale Glenn McDonald sta provando a catalogare tutti i generi musicali esistenti al mondo. Ad oggi ne ha elencati più di 1400, eppure il buon Glenn nella sua lista non ha tenuto conto di un genere tanto caro ai naviganti del web: il Lol Rap. Il Lol Rap non c’entra niente con “Walking Alone”, primo full lenght di Pietro Zanetti alias M Rock, ma mi ha ricordato come si potrebbe prendere in prestito questa buffa definizione anche per dischi completamente diversi dall’hip hop strampalato. In questo caso si potrebbe parlare di Lol Hard Rock, ad esempio, o magari di Rock ‘n’ Lol. Mentre Glenn si affretta ad aggiungere il Lol nel suo enorme database, io riascolto a loop l’introduzione del disco, il cui trash inconsapevole genera profonda dipendenza.
I 30 secondi di “Intro” costituiscono il punto più alto di un album per cui purtroppo non vale la pena spendere troppe parole: Alice, una fan dichiarata della band, ci racconta con pronuncia inglese-ma-non-troppo di aver offerto il suo corpo perfetto e le sue gigantesche tette (sic!) per far rilassare i componenti del gruppo. Poi, non contenta, invita le ragazze a non trastullarsi troppo la pussy e i ragazzi a non giocherellare con il loro ‘cook’ (no, non è un errore di battitura, ascoltare per credere), quanto piuttosto a concentrarsi sul disco in questione. Presentazione di Alice a parte, “Walking Alone” non mi ha regalato grandi emozioni. Gli assoloni di chitarra ti scivolano addosso, le canzoni si somigliano un po’ tutte, così come ruotano intorno a una serie infinita di cliché tanto cari al genere in questione.
Che M Rock sia un fan sfegatato di AC/DC, Guns’n Roses e compagni non ci sono dubbi, quelli piuttosto arrivano in blocco quando si prova ad ascoltare questo debut-album. Non bastano un tot di virtuosismi con la chitarra e un paio di orgasmi random inseriti qua e là per rendere un album hard rock un buon album hard rock. Se poi dopo l’ennesimo ascolto i 30 secondi della bizzarra introduzione continuano a sembrarmi decisamente più memorabili delle 9 tracce del disco, si capisce facilmente che c’è più di una cosa che non va.

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La recensione Walking Alone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-30 00:00:00

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