Hard core punk e Sanremo: due mondi lontanissimi? All'apparenza: ecco la rabbia dei Datakill.
Altro che bel canto all’italiana, fiori e buoni sentimenti, la città di Sanremo ha anche una faccia dura e imbruttita. Ne sono espressione i Datakill, terzetto ormai veterano (giungono, in questo 2016, al ventennale di carriera) dedito ad un hardcore punk cantato in lingua madre e nel quale grande importanza assumono i testi, molto personali e spesso introspettivi, senza che la rabbia di fondo risulti mai scalfita.
“La soluzione”, lavoro composto da otto brani, si distingue per un sound granitico, che non rimane ancorato agli stilemi dell’hard core all’italiana urlato di gola e spesso suonato senza concedere nulla a tecnica e melodia, ma si apre a scorrazzate anche in territori metal, con assoli e parti cantate melodiche, street punk, principalmente nei cori, e persino rock’n’roll, nelle sue accezioni più sporche, chitarrose e unte.
Ma, come accennato prima, l’elemento che del complesso più si fa apprezzare è quello dei testi molto curati e, a parte i ritornelli in cui prevale lo stile impersonale dello slogan, molto individuali. Si soffermano su sprazzi di vita vissuta usati come pretesto immaginifico per parlare –devo dire, con spiccata sensibilità, fors’anche maturità- dei sogni e delle speranze di una generazione allo sbando, priva di punti di riferimento e, sovente, preda di ansia e frustrazione.
È, in definitiva, un buon lavoro per il combo ligure, che sicuramente non sfigura al confronto della folta e vivacissima scena hard core punk nazionale. E Sanremo, grazie a loro, per una volta non è Sanremo.
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La recensione La Soluzione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-14 00:00:00
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