7 Training Days Stop the bombing 2016 - Rock, Indie, Alternativo

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Melodie fluttuanti nonché incisive ed infilzate da un appagante rock multicolore.

7, 3, 70, 0. Quattro numeri, quattro chiavi di lettura e analisi dell'album "Stop the bombing".

7. Questo numero serve da introduzione alla band che ci presenta questa raccolta di nove canzoni. Stiamo parlando dei 7 Training Days. Per chi ancora non li conoscesse lo sfruttiamo quindi come spunto per spendere alcune parole su di loro. Dieci anni insieme alle spalle per questi cinque musicisti con base nel centro della nostra penisola che si servono per creare la loro musica dei classici strumenti rock con l'aggiunta di fiati come la tromba o il flicorno a seconda che vogliano spingersi verso suoni più squillanti o meno (controllate la differenza tra "Red Ocean/Blue Ocean" per il primo strumento e "Lightway" per il secondo, oppure "If Winter Comes" dove sembrano coesistere entrambi). Sì perché i 7 Training Days si muovono nel campo vastissimo e insidioso del rock italiano ma a colpi di melodie che mai stancano e disturbano alla fine non possono passare inosservati.

3 dunque. Questo numero lo utilizziamo per continuare con le informazioni sulla band. "Stop the bombing" rappresenta semplicemente il terzo album della loro produzione. Dieci anni alle spalle, dicevamo, e tre album; si è quindi già davanti ad una sorta di crocevia professionale dove è un dovere non sbagliare.

70. Si tratta di un riferimento essenzialmente alla copertina. Grafiche tipiche degli anni '70 (ritonano in mente quelle dei Calibro 35) dove viene raffigurata una sorta di fuga da un possibile attentato o meglio, in questo caso, da uno scoppio di una bomba. Si tratta, alla fine, del tema di fondo trattato nei testi delle canzoni. Voglia di evadere, di dileguarsi dalla tecnologia o forse dalla paura di più grandi problemi dell'uomo odierno come succedeva del resto anche decenni orsono. Non a caso la traccia "White Lies" sembra nient'altro che un inno verso la libertà con il verso "freedom is coming" come protagonista.

0, infine. Zero sono i punti deboli accostabili a queste nove canzoni. Rock a tratti pop, molto melodico come accennato prima, un bel po' indie ed alternative in "Red Ocean/Blue Ocean", da ballad in "Lightway", con chitarra incalzante ed avvolgente in "Hurtgame", ammiccante all'elettronico in "Fuzz in your Head".
Difficile dunque spingersi in alcun tipo di critica specifica. "Stop the bombing" ci fa capire che bisogna tenersi ben stretti i 7 Training Days per il futuro.

 

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La recensione Stop the bombing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-17 00:00:00

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