Bruise Gretel Heartquake 2016 - Stoner, Grunge, Punk rock

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Terremoto di nome e di fatto

La traduzione italiana della parola "Earthquake" è terremoto e un titolo più azzecato per il loro disco le tre Bruise Gretel non lo potevano trovare. "Under my boots" apre le danze a un ritmo frenetico e con un basso che potrebbe davvero far tremare la terra. Poco cambia andando avanti nell'ascolto, le tracce si susseguono senza lasciar spazio a lunghi respiri contemplativi. Il gruppo toscano suona e lo fa senza filtri e mezzi termini: dure come il marmo. Dieci pezzi carichi di forza espressiva e fuzz che cola dai muri. La musica che ne esce è minimale, punk, sincera e diretta, suonata bene e registrata bene. Le influenze da cui il gruppo prende forma affondano negli anni '90: dai Nirvana (dei quali avevano già fatto una cover per la compilation tributo "When I Was An Alien") passando per Hole, L7 e Qotsa. Non manca però originalità e novità in questo disco che trae dalle influenze solo lo scheletro.

Un lavoro bello e che suona bene, per forza di cose ancora un po' troppo legato al passato ma che promette bene per il gruppo toscano. La forza e la vivacità delle composizioni fanno venir voglia di recuperare strumenti e Dr. Martens e ributtarsi fra palchi e calche. 

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La recensione Heartquake di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-07-12 00:00:00

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