Mauro Mariotti Ortale n°7 2016 - Rock, Grunge, Acustico

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Un buon album che piacerà ai nostalgici e che dà un minimo di speranza.

"Ortale n°7" nasce in campagna e come il panorama circostante al "casale di registrazione" è un continuo salire e scendere.

Inizia potente il Mauro Mariotti Duo con "Non mi conosco" da cui trapela la forte influenza dei Marlene Kuntz, con un testo ben costruito e cantato introspettivamente, che riporta indietro ai tempi di "Catartica". La vicinanza di stile fra Mariotti e Godano è innegabile ma per fortuna non emerge eccessivamente, rendendo l'album interessante e meritevole di essere ascoltato sia dai nostalgici che ancora "nuotano nell'aria" sia da chi vuole ascoltare qualcosa di nuovo.

Gli alti e bassi non si limitano però solo alla potenza dei brani, ma purtroppo anche alla loro qualità. Dopo un ottimo inizio infatti si trova "Caro Vasco" di cui Mirko di "Mai Dire" sarebbe orgoglioso. Con "Il pavone" e "Risveglio" il duo ritorna a dimostrare la propria bravura, ma ci vogliono ancora due o tre canzoni poco convincenti prima di arrivare alla parte migliore dell'album con "La vita" e "Spiraglio di luce".
In questa seconda parte infatti emerge la capacità del Mauro Mariotti Duo di sfornare canzoni poco sofisticate e raramente complesse che riescono però a catturare l'interesse. Merito sicuramente dei testi che passano dall'essere cupi e complessi all'essere ironici e frivoli, ma anche degli arrangiamenti: la chitarra in continua transizione fra la distorsione stoner/grunge e il pulito "reggaeggiante", e la batteria di Simone Manoni precisa e sostenuta, riescono a ribaltare completamente brani che altrimenti non sarebbero nemmeno da considerare.

In generale quindi "Ortale n°7" si presenta come un buon album che rientra in quell'alternative rock italiano che dai C.S.I. in poi continua ad evolversi pur rimanendo "fedele alla linea".
E così deve fare anche il Mauro Mariotti Duo, per staccarsi definitivamente dalla band piemontese e andare ad occupare il posto successivo del processo evolutivo.

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La recensione Ortale n°7 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-15 00:00:00

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