Orlando Ritenuoli Greatest Hits 2004 - Rock, Progressive, Funk

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Questi ci sanno fare. Sì, sono un gruppo e non un progetto solista, gli Orlando Ritenuoli. Né si fregia di tal nome alcun membro della band. Forse reale, forse no. Di sicuro onomatopeico, piuttosto musicale. Cinque amici del vicentino con probabile gusto dell'ironia, a giudicare anche dalla veste grafica di un prodotto che si risolve in un uovo "all'occhio di bue" a ricoprire interamente il disco compatto. Fin quando non li senti suonare, allora resti di stucco: potenti, virtuosi, ricercati. Musicisti seri. Abili a mescolare funky, progressive, reggae (!), hard rock. E poi Matteo Lazzari e una voce dalla timbrica unica, prodigio double face buono per stagioni anglosassoni e territorio iuessei. "Child", per dirne una: prog-rock sinfonico tra Genesis seventies e primi Marillion da lui sostenuto con registro un gradino sotto Chris Cornell ma carisma e visceralità, credetemi, analoghi. Scomodiamo pure i Jethro Tull senza gridare al profano, giacché gli Orlando devono averli presenti ma li tengon distanti, reinventandone a tratti lo stile corposo, folle, violento. Gli sviluppi armonici fatti di squarci imperiosi e ripiegamenti lirici. Oppure "Dream", che più di ogni altra, in virtù della destrutturazione melodica, mi ha ricordato il Peter Gabriel del periodo aureo: intro di piano e cantato soavi che cedono il passo a un andirivieni furioso di rock duro-prog strumentale- jazz d'avanguardia in stile Hancock-Corea. O ancora "The only one", vigorose tastiere e giro di chitarra supersonico che sembra parto di una scala free jazz del sax contralto di Ornette Coleman. Altrove (e per la gioia di chi scrive), le sonorità si fanno più morbide, come il prog-funk di "Sick" e il jazz-funky di "River of shame" (con birichino motivetto centrale a omaggiare atmosfere Studio 54). Restano a favore della band buona tecnica, torrenzialità delle esecuzioni e un affiatamento riscontrabile al primo ascolto. Son bravi eccome, Orlando e i suoi Ritenuoli…

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La recensione Greatest Hits di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-11-07 00:00:00

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