Trivellor BeWoman 2016 - Rock

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I Trivellor prendono la loro esperienza come cover band per creare qualcosa di nuovo

Essere donne non è facile. Soprattutto quando si è uomini. Questo lo sanno bene i Trivellor, band salentina dalla lunga gavetta di cover in salsa anni '80 (e non) alle prese con il loro primo disco di inediti: “Be Woman”

Dal punto di vista strumentale, l'album si rivela come un mix inespugnabile di elementi provenienti da mondi musicali diversi ma calibrati alla perfezione, creando un'atmosfera di dejà-vù dal retrogusto di novità: i brani passano con facilità da riff cupi e potenti alla Tool (“Rush”) a strofe e ritornelli tipici dell'hard rock e del glam (“I Just Can Pray”), per poi ripiegare senza troppa fatica in rapide fughe post-grunge o alternative rock dal tocco più moderno ("Wild Faith"), senza mai perdere di vista una solida base heavy metal.
In ogni caso, cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia: il disco funziona alla grande, e ciascuno dei sette brani in scaletta trova la propria raison d'être in melodie dal facile piglio e immediatamente riconoscibili ad un ascolto successivo.
“Be Woman” è un'ottima opera prima, in cui i Trivellor attingono a piene mani dal loro repertorio di cover per creare qualcosa di completamente nuovo, mettendo in gioco tutto il loro talento da musicisti.

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La recensione BeWoman di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-03-20 00:00:00

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