Jet Set Roger Lovecraft nel Polesine 2016 - Cantautoriale, Indie, Alternativo

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Una storia e tre arti: musica, fumetto e letteratura

Fra l’Adige e il Po, forse. Il “concept-album a fumetti” di Jet Set Roger immagina una possibile avventura di H. P. Lovecraft nel Polesine, ispirandosi al discusso “Carteggio di Montecatini” che l'autore horror americano avrebbe scritto nel 1926 in occasione di un suo viaggio in Italia. La storia vive sia nel cantautorato indie delle canzoni sia nei disegni di Aleksandar Zograf.

Il racconto nasce con “Rovigo”, sulle note di una ballata malinconica: Lovecraft arriva in città, perde il treno e ci resta per tre giorni. Lo scrittore finisce nel “pittoresco ambiente” di un'osteria tipica, dal ritmo vivace e veloce: qui conosce “cinque giovani rampolli dell'alta società” e insieme partono per “una landa di mistero intrisa”.

Ha così inizio il “Grand Tour” fantasy, che prosegue tra Goro, Porto Tolle e Mesola con il rock di “È sempre festa”: qui, come in “Una buona idea”, comincia però a emergere il senso di alienazione e inadeguatezza provato dal protagonista. Ora il suo pensiero va a “Sonia”, la moglie statunitense “lontana mille miglia” dalla quale si è separato.

Arrivano “L. (La fine del viaggio)” e l'incontro con “l'uomo senza età”: seguono “Giorni d'attesa” ma “Qualcosa di importante” sta per accadere. Lovecraft e i suoi compagni di viaggio si mischiano agli abitanti di un paese e scendono in una cripta, dove si svolge “La ricorrenza”: una danza circolare, un suono di flauti e l'apparizione di creature innaturali.

I cinque giovani trasformano subito l'episodio ne “La burla”, quasi fingendo che non sia successo nulla, mentre lo scrittore è convinto che “non sia una favola”. “Che cosa è stato?” si chiede infine il protagonista, che alza gli occhi dalle sue leopardiane “sudate carte” e si sente sempre più “sentinella ai margini di un'altra realtà”.

“Lovecraft nel Polesine” ha il pregio di unire più arti: la musica, la letteratura e il fumetto. La trama va seguita sia attraverso i 12 brani sia nei disegni presenti sul libretto del disco e l'esperimento funziona.

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La recensione Lovecraft nel Polesine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-01-10 00:00:00

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