Ascoltare Ketoprofene di Paganucci è un piacere. Pop raffinato, caratterizzato da una perfetta commistione di suoni che conferiscono al lavoro un carattere leggero ed etereo.
Una piacevolissima sorpresa di nome Andrea Paganucci, in arte semplicemente Paganucci. Le quattro tracce dell’ep "Ketoprofene", fluiscono nel tempo e nell’aria con leggerezza, senza aver voglia di skipparne alcuna. Siamo davanti ad una produzione impeccabile, che fa della pulizia dei suoni uno dei suoi punti forti. C’è una commistione di melodie, chitarre, pattern di batteria elettronica, tastiere che si fondono alla perfezione, e mai si ha, nonostante questa ricchezza di suono, la minima sensazione di pesantezza. Il lavoro, anzi, mantiene quasi sempre un carattere leggero ed etereo, che aiuta la scorrevolezza dei brani.
Il singolo "Maggio e l’universo", ad inizio anni 2000 avrebbe sbancato nelle nostre classifiche (ricordate "Sospeso" de Il Nucleo?), mentre "Veleno alla Vaniglia" è una ballatona che si stampa nella testa. Più veloci e movimentate invece le due tracce intermedie dell’ep, che danno il perfetto dinamismo a un lavoro che, altrimenti, si attesterebbe su troppi pochi e noiosi bpm.
L’unica pecca evidente che ritroviamo in "Ketroprofene" sono gli outro: eccessivamente lunghi e ripetitivi. Asciugandoli o giungendo alla fine con una una soluzione più netta il risultato sarebbe sicuramente migliore.
Nonostante ciò, l’ep di Paganucci si lascia ascoltare tranquillamente, facendoci godere di 15 minuti di buona musica.
---
La recensione Ketoprofene di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-16 00:00:00
COMMENTI (2)
Una "Sorpresa"....una brezza leggera, vibrazioni fluttuanti, avvolgenti..."Just Amazing!!
Bravo!!
Bravissimo