Tothem demo 2004 - Rock, Punk, Hard Rock

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Fanno gothic-rock e lo fanno bene. Anche se il territorio è stato già battuto. Forse è la presenza della voce femminile in una formazione metal che ti inganna. O forse no. Comunque, nei Tothem è la voce che delinea fortemente lo stile del gruppo, che gli dà carattere e lo rinvigorisce. Una voce solida, imponente, aggressiva e allo stesso tempo angelica, eterea. Uno strumento in più. E’ lei che fa la differenza in una band il cui suono, a mio parere, va maggiormente curato e potenziato. Se scavi in questo ep dei romani Tothem trovi reminescenze di Lacuna coil, dei Nightwish nell’asprezza dei suoni, un pizzico di Evanescence. Una ricetta con tanti buoni ingredienti, che mischiati tirano fuori i Tothem, un gruppo che dimostra di avere buone intuizioni e spunti interessanti da modellare meglio però. E Roslen, che non è poco. Acuti che fanno eccezionali acrobazie, che saltano da coretti lirici a tonalità più dure e metalliche.

"Still" è il classico pezzo di gothic-metal con inizio un poco cattivo e oscuro e che nella seconda parte si concretizza in un sound più massiccio, con un finale apocalittico di cori tipo gregoriani. Un po’ piatta "Wherever you are", insinuata dalla voce inquietante di Danilo che fa perdere un po’ quota al pezzo tranne quando quella di Roslen si accentua aggressiva e si congiunge rabbiosamente alla ruvidità dei suoni. "Poisoned heart" si apre con antiche liriche solenni stile Dead Can Dance, poi l’impatto è impetuoso sia vocalmente che musicalmente. Il pezzo è molto energico ed efficace, la batteria padroneggia, le due voci qui si intrecciano e quello che ne esce fuori è un buon sound. "Angel" è un metal raffinato, che in alcuni momenti ti culla in dolci sinfonie celestiali, cantate splendidamente. Questi intramezzi sono di una bellezza sorprendente. Il pezzo assume svariate forme in cui ti aggredisce, ti incanta, ti intimorisce.

In alcuni momenti i Tothem sono un po’ troppo antichi, escogiterei nuove traiettorie musicali. Magari un post gothic-rock, tanto per intenderci.

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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-12-13 00:00:00

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