Kurgan Hors Palus est 2016 - Sperimentale, Elettronica, Ambient

Palus est precedente precedente

Ambient elettro acustico di una storia ambientata nelle paludi attorno la Verona Scaligera del Medioevo.

Nebbia ad altezza uomo. Torba molto umida sotto i piedi. Tutt'attorno regna una palude poco profonda piena di arbusti ed alberi, palude che, in latino, veniva chiamata palus. L'Adige non perdonava ai tempi. Lì, nei dintorni della medievale Verona, la strada chiamata Via Imperialis che segue l'argine del fiume era sempre e costantemente preda dell'acqua, dell'umidità ma anche dell'associata magia e del mistero che quest'atmosfera ne comportava. Kurgan Hors, attuale compositore di musica elettronica proveniente da quella zona d'Italia, nel suo primo album "Palus Est" ha deciso di raccontare e descrivere la sensazione cupa ed introspettiva che la Via Imperialis, che non è se non quella strada costruita dai Romani che costeggiava l'Adige e tagliava per l'attuale cittadina di Belfiore, sapeva descrivere in un qualunque pomeriggio autunnale.

La scelta stilistica per raggiungere questa situazione è stata destinata ad una colonna sonora elettro acustica fatta di note ed effetti allungati e dove l'unico modo di interpretazione che la musica vuole donare è destinata ai titoli delle canzoni. Quello che ne risulta è uno stato mentale riprodotto che va tra l'allucinogeno ed il lisergico ed ambientato temporalmente tra Alto e Basso Medioevo. Fu proprio a cavallo tra questi due periodi, infatti, che il lento ma costante lavoro di bonifica della palude attorno la Via Imperialis da parte dei Benedettini portò Zerpa (l'antica Belfiore) a divenire una zona terrena ricca e fertile. La vittoria dell'uomo sulla natura è festeggiata da Kurgan Hors nell'ultima traccia delle cinque proposte intitolata proprio "Via Imperialis", in cui le sonorità descritte sono adesso, per la prima volta, più rinascimentali e distese. Il buio che il Medioevo portava con se sembra adesso essere svanito ed il merito di questa descrizione va a dell'ambient a volte vicino al mondo della musica classica. Forse alla fine lo spirito di Caterina De Duxaimis, moglie del principe longobardo della Corte Regia Scaligera del posto e poi sepolta nella chiesa di Zerpa nel 1362, evocato con molta tensione musicale nella terza traccia, grazie al lavoro meticoloso che i Benedettini fecero, riuscirà a riposare in una terra più praticabile e meno misteriosa.

Kurgan Hors ha avuto il merito di richiamare questa storia alla nostra attenzione scegliendola di descriverla tramite una colonna sonora dedicata.

 

---
La recensione Palus est di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-12 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia