"Illusione" è l'opera prima dei Welcome Aliens, gruppo hardcore/crossover di Lucca. Un violento e sporco concept album che parla di sentimenti.
Da Lucca con rabbia. Primo album per i Welcome Aliens, furiosa band che si muove tra crossover e hardcore con vaghe tendenze emo. Un concept album che racconta sentimenti, stati d'animo, dolore e riscatto: un modo per esorcizzare due anni di crescita, mettere un punto ad una fase particolare della vita, chiudere un ciclo.
I Deftones che incontrano i Papa Roach che incontrano i Linea 77. Un vortice elettrico e passionale di sonorità pesanti, riff potenti e voci sporche che dalla melodia passano allo scream con naturalezza. Sette brani pungenti e coesi, senza sbavature o esagerazioni. Solo della sana energia.
"Illusione" parte con "Dorme (finalmente)", la traccia più morbida e malinconica (ma non meno ruggente) del disco che esplode nell'urlo liberatorio e tormentato di "La mia malattia". "Ciò che apprezzo" è la vera provocazione dell'album, un duro e disperato attacco nei confronti del Bel Paese di oggi che si placa sotto una pioggia catartica, pioggia che potrebbe essere "La cura" che il gruppo cerca e chiede a gran voce nel pezzo successivo. L'acidità aumenta con "Esecuzione", vero e proprio cavallo di battaglia dell'album che esprime in egual misura la vena melodica e quella hardcore della band. La storia finisce con i toni cupi e i ritmi martellanti di "Sole spento" e con l'introspettiva ma violenta "Elena", momento di accettazione della realtà, momento decisivo per chiudere qualcosa e andare avanti.
Un racconto di vita, sentimenti che devono essere buttati fuori e che trovano l'espressione giusta in un album fatto con il cuore e con la rabbia giusta. Un'opera prima che già convince, un gruppo che sicuramente ha tanto altro da dire.
Distorto, accattivante, deciso, brutale. Benvenuti cari Alieni. Che non sia solo un'Illusione.
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La recensione Illusione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-01-12 00:00:00
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