Cinque canzoni ben scritte, ma in definitiva, poco originali
Questo ep si presenta fin dal primo ascolto come un disco gradevole, orecchiabile e perciò facile. Cinque brani per venti minuti di musica senza cedimenti di stile, di capacità compositiva, di piacevole leggerezza. Cinque buone canzoni, insomma. Matrice anglosassone (più inglese che USA, ci è parso), tutte le canzoni si muovono tra il rock d’autore e il pop di lusso e da classifica. Ma CANADA - Just a man not the country è italianissimo, è nato a Milano nel 1985 e risponde al nome di Raffaele Bellan, autore di tutte le canzoni di "Lorelay".
Un prodotto ben confezionato, costituito da canzoni ben scritte e dall’impianto sonoro prossimo all’essenzialità (voce, chitarre, basso, percussioni e poco altro gli strumenti presenti nel disco, interamente suonati dallo stesso Bellan (voce, cori e chitarre) e da Oliviero “Olly” Riva (basso, batteria e programmazioni). Oltre a quanto sopra, ciò che va rilevato e che purtroppo fa la differenza è la sensazione che "Lorelay" andrà probabilmente ad aggiungersi alla miriade di dischi dello stesso genere che rischiano di diventare musica da supermercato e di confondersi l’uno con l’altro, tanto sono carenti di quell’indefinibile quid che dovrebbe scaturire di volta in volta dall’originale personalità dell’autore.
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La recensione Lorelay EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-02-01 00:00:00
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