Allis On Air Beautiful Mess Inside 2017 - Rock, Pop, Pop rock

Beautiful Mess Inside precedente precedente

Tanti buoni propositi, ma la pratica è tutta un’altra cosa, per questo “Beautiful mess inside”, alla fine, non convince per niente.

Spesso succede nella vita che nonostante tutti i buoni propositi, le buone intenzioni e gli ottimi obiettivi, non si riesca a realizzare nulla di tutto ciò che si aveva in mente. Sono momenti che poi passano, è chiaro. E anzi, spesso servono per rialzarsi, riordinare le idee e riprovarci.
Dispiace dirlo, ma il disco degli Allis On Air lascia un senso di delusione e insoddisfazione, nonostante l’intenzione di essere originali, nonostante l’idea di una sorta di concept album basato sulla bellezza del disordine interiore. Purtroppo le dodici tracce sono tante, troppe. Le melodie sono la parte migliore del disco, ma stonano con una voce che rimane troppo ingenua e ben poco matura, e questo è forse il problema più grande. Troppo spesso i brani finiscono per somigliare a quelli di una qualunque boyband che ha poco da dire. Così, per esempio, “Hatred Serenade” potrebbe essere una bomba di canzone, energia puramente rock, invece rimane anonima e anzi perde intensità in una voce che rimane sempre troppo poco convincente. Così “I need a reason” dovrebbe dare respiro, rallentando, ma finisce per essere di troppo.

Le influenze affondano le radici nell’uso dell’elettronica dei Muse, nelle melodie degli U2, nell’energia dei Soundgarden o nello stile di John Mayer, se poi dal mescolamento di tutto questo esce un lavoro che non riesce a trovare la propria identità. L’impressione che resta, infatti, è quella di un disco incompleto. Persino la musica perde la sua forza e intensità, non supportata e valorizzata a dovere. Così si arriva all’ascolto dell’ultima traccia, “Time goes by”, quasi a fatica.
Non era certamente questo l’obiettivo degli Allis On Air, le idee e i presupposti per un buon lavoro c’erano tutti. Quello che serve, adesso, è un colpo di reni per correggere una direzione sbagliata, è interrogarsi per capire cosa non ha funzionato e trovare un rimedio. Se le potenzialità ci sono (e qui, musicalmente parlando, e anche dal punto di vista delle idee, sono certa che ci sono) si può fare tutto, con determinazione, costanza e umiltà.

---
La recensione Beautiful Mess Inside di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-02-07 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia