Gebbia Ligeti Pupillo The Williamsburg Sonatas 2004 - Jazz

The Williamsburg Sonatas precedente precedente

Per parlare di questo disco occorre parlare dei tre musicisti personalmente coinvolti. Gianni Gebbia è un sassofonista palermitano che da venticinque anni gira per il mondo per studi, concerti, concorsi, festival e che tra le sue collaborazioni più recenti può vantare gente del calibro di Fred Frith, Jim O’Rourke e Lee Ranaldo. Lukas Ligeti altri non è se non il figlio del grande compositore Gyorgy Ligeti. Anch’egli compositore, Lucas non disdegna di sedersi dietro a una batteria, come accade in questo album. Massimo Pupillo è invece il bassista degli Zu (oltre, naturalmente, ad una mezza dozzina di progetti di respiro internazionale) e anch’egli ha un folto curriculum di collaborazioni con musicisti di tutti i tipi.

“The Williamsburg Sonatas” nasce appunto ad un crocevia tra questi tre musicisti poliedrici i quali si abbandonano a jam session nelle quali riversano le loro caratteristiche precipue. Nonostante la musica nasca dall’improvvisazione, la compostezza della batteria di Ligeti e la classicità dei fraseggi di Gebbia fanno sì che la materia risulti nel complesso ordinata. La musica si avvicina quindi più al jazz freddo che al free-jazz con alcune sporadiche eccezioni quali ad esempio “Golf? No Sir!”. La spinta verso variazioni in libertà è data soprattutto da Pupillo, il cui basso appare spesso indisciplinato, quando addirittura non accenna sincopi alla Primus (“Pay for soup”) o citazioni fumettistiche (“Logic of the birds”).

Sicuramente un album che merita l’ascolto, anche se mi sembra d’uopo precisare che, per quanto contaminato o sporcato, “The Williamsburg Sonatas” rimane pur sempre un disco di puro jazz ed è soprattutto ai cultori del genere che si rivolge

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La recensione The Williamsburg Sonatas di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-01-18 00:00:00

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