O.R.k. Soul Of An Octopus 2017 - Rock, Progressive

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Il secondo album degli O.R.k. è la dimostrazione che i supergruppi, se fatti con un senso, possono dare molto.

Quando si ha a che fare con un supergruppo la qualità è sempre l'aspetto più richiesto, e gli O.R.k. non deludono.

Gli O.R.k. si sono formati dall'unione di una delle migliori realtà italiane e della crème del prog inglese: dagli Obake LEF (all'anagrafe Lorenzo Esposito Fornasari) a voce e tastiere, alla chitarra Carmelo Pipitone dei Marta sui Tubi, Colin Edwin dei Porcupine Tree al basso e Pat Mastelotto dei King Crimson alla batteria.

Sin dal loro album d'esordio del 2015 “Inflamed Rides” sono riusciti ad incuriosire con la propria fama e a catturare con la loro bravura, e con il nuovo lavoro continuano a farlo.
“Soul of an Octopus” dimostra che in questi anni il loro affiatamento è maturato rendendo i brani più compatti e strutturati. La potente voce di LEF ha assunto più sicurezza trascinando lì dove veniva trascinata nel precedente album, e intorno a lui si è creato un meccanismo perfetto che prende ora dal grunge, ora dal metal, rimanendo comunque ancorato a quel prog dinamico e studiato che la sezione ritmica sa gestire divinamente.

Ed è proprio grazie alla stabilità data dal basso di Edwin che possono emergere gli altri tre, con una batteria ferma e decisa capace di dare certi guizzi in grado di ribaltare qualsiasi brano e un Pipitone sempre più ispirato, come se volesse dimostrare di essere molto più del lavoro svolto coi Marta sui Tubi, lavoro comunque molto buono.

Come i tentacoli del polpo in copertina, i brani di questo album si muovono in direzioni diverse ma portano il tutto in un'unica direzione. Sin da “Too Numb”, l'opening track, si ha l'idea degli elementi chiave di questo gruppo: voce imponente, suoni ora puri ora sporcati di elettronica, ritmi serrati e in continuo sviluppo. Continuando con l'ascolto del disco i toni si alzano e si abbassano continuamente dando rilevanza ad ognuno dei propri punti di forza, conquistando sempre di più.

Coi Tool ancora dispersi nei meandri degli studi di registrazione, gli O.R.k. hanno dimostrato ancora una volta di essere ciò di cui il prog ha bisogno ora.

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La recensione Soul Of An Octopus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-03-25 09:00:00

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