Ketty Passa Era Ora 2017 - Pop

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Se una passa per "la fata punk di Lambrate" la vita non dev'essere facile: la difficile sfida di Ketty Passa in "Era Ora"

Quando su "La Repubblica" edizione Milano/Lombardia ti dedicano un'intera pagina con il titolo "La fata punk di Lambrate" la vita non dev'essere stata troppo clemente nei tuoi confronti. Stiamo parlando di Ketty Passa, artista "figlia della Brianza e dell’Italia del sud" che si presenta con "Era Ora", un album abbastanza poliedrico nei temi ma abbastanza orientato, almeno dal punto di vista musicale, alle sonorità che maggiormente vanno di moda nelle radio e nelle playlist più ascoltate dei servizi di streaming. Canzoni come "Le 3 cose che non sopporto"  e "Caterina" (senza ombra di dubbio la migliore del disco) tentano, con qualche imbarazzo, di coniugare una vocazione femminista e consapevole di essere donna con la tradizione musicale hip-hop declinata all'italiana.

I risultati sono altalenanti, soprattutto se provengono da un'artista come Ketty Passa che ha ormai una notevole esperienza, grazie anche ormai ad una duratura frequentazione con l'ambiente radiofonico e televisivo, come confermano le partecipazioni come speaker con la web radio Rocknrollradio.it e la collaborazione come vj con Deejay TV. Insomma non stiamo parlando di un'esordiente assoluta che però inciampa in più punti, peccando ora di ingenuità ("Voglio di più" sembra una traccia qualunque scartata dall'album di un qualsiasi artista hip-hop italiano degli ultimi tre anni) e dall'altro cerca, non sempre riuscendovi, di esprimere qualcosa di veramente nuovo, di davvero autentico e genuino. 

Forse, proprio come in una bella foto di Tamara Casula apparsa qualche tempo fa sul suo profilo Instagram, a Ketty Passa servirebbe una lunga sessione davanti allo specchio: non tanto per controllare l'impeccabile aspetto, quanto per comprendere meglio la propria autentica natura. Meglio non sforzarsi di andare dietro alle mode ma piuttosto perseguire i propri più intimi pensieri: la strada di "Caterina" pare buona; perseguirla sarebbe molto probabilmente la scelta migliore: più spensieratezza, meno trucco&parrucco per la fata punk di Lambrate! 

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La recensione Era Ora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-05-10 00:00:00

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