Indaco Indaco 2017 - Rock, Psichedelia, Alternativo

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Hard rock, funk e psichedelia che confluiscono in un esordio piacevole, integralmente registrato in presa diretta.

Pochi fronzoli ma un disco robusto e multisfaccettato: Indaco si presenta così, con un long play omonimo, autoprodotto e registrato in presa diretta.
C'è poco da ricamare attorno all'operato dei quattro musicisti originari di Cesena: i nove capitoli che compongono il primo passo nel mondo della discografia sono artisticamente riconducibili al rock psichedelico tipico degli anni '70, corposo nei suoni e dalle robuste venature che strizzano l'occhio all'hard rock. Il risultato è piacevole, molto curato nella qualità del suono e puntuale nella precisione delle performance, che non soffrono minimamente le ambasce richieste da un'esecuzione priva di errori. Sorprende piacevolmente il brano “Frog”, a tutti gli effetti una suite musicale composta da tre parti che non cala di mordente, anzi incuriosisce in attesa del congedo che questo disco offre con maestrìa.
Spazio anche al funk, che non guasta mai, in “78th Avenue”: buona commistione di generi che dimostra come Indaco possa riuscire a farsi strada offrendo un mix dalle influenze ben definite, ma che al tempo stesso può evolversi verso qualcosa di molto personale. Piace il primo ascolto, cresce la voglia di cliccare nuovamente su play in attesa di sviluppi futuri.

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La recensione Indaco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-07-20 00:00:00

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