Raffaele Nicoli' Vibrazioni Discontinue 2005 - Cantautoriale, Rock, Elettronica

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Rock italiano: espressione anni 80 che indicava una versione annacquata e provinciale del rock, in cui il peggio del kitsch nazionale prevale nettamente sulle novità di linguaggio: “rock” è un look posticcio (I Cugini di Campagna), o qualche sonorità – ben vecchia e quindi digerita dal pubblico più tardo – dell’arrangiamento (Laura Pausini).Valore dominante, quello economico, che il successo sia conseguito o no.

Italian rock: dicesi di chi contamina la tradizione più vera e di spessore coi linguaggi internazionali più nuovi creando un ibrido originale e perciò – come espressione positiva della globalizzazione – tale da poter risultare interessante anche per gli stranieri. Valore dominante, che il successo sia conseguito o no, l’urgenza espressiva: rientrano quindi in tale categoria tanto Battisti quanto gli Afterhours.

Il pop elettronico (causa necessità: è tutto registrato in casa da solo) di Raffaele Nicolì, barese trasferito a Padova, sta proprio a metà. “Vibrazioni discontinue” (disco troppo lungo: per farsi conoscere bastano tre o quattro canzoni) nasce certo da una sincera urgenza espressiva, ma, forse complici anche i 23 anni del buon Raffaè, pare troppo condizionato da ascolti mainstream e troppo vario per mostrare personalità. Qua si evocano addirittura gli Alphaville (“Be young”), là Velvet (“Senza libertà”), Negramaro (“Stimoli”), il folklore meridionale, sebbene svolto elettronicamente nella struttura armonica e nello sviluppo melodico della strofa (“Libero di crescere”), i Cure o il nu metal (“Un’eccezionale vita media”) ecc. ecc. Il mood noir e malinconico di questi brani, reso meglio quando entrano gli archi, non è compiuto neppure nei testi, che parlano di un autentico male di vivere, ma in modo banale, a volte troppo, tanto da ricordare a volte Mango. D’altro canto, i trascorsi di Nicolì (che ha tentato Sanremo coi Follinaria nel 2000) fanno anche pensare che questo sia proprio quel che vuol fare. Non mi piace, per nulla. E penso anche che sia difficile che questo genere abbia un futuro.

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La recensione Vibrazioni Discontinue di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-01-03 00:00:00

COMMENTI (4)

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  • utente0 18 anni fa Rispondi

    Conosco quell'album ma.. chi ha dato la possibilità a quel tipo di scrivere recensioni?
    I Cugini di Campagna? Eh?
    Pausini????
    ALPHAVILLEEEEEEEE!!!!!!
    Mango?

    Ma dove?
    Si faccia vedere da uno bravo!

  • nicko 18 anni fa Rispondi

    ha ha ha sembra il testo di tanto al cubo di jovanotti!!! :]:]:]:]:]

  • re 18 anni fa Rispondi

    padronissimo/a



    direi di sì, e più di una volta, visto che cito vari brani. Non è stata una bella esperienza...



    eh... il mondo è bello perché è vario...



    nulla



    mandate pochi brani... pochi brani... nessuno pubblica tutto quello che fa... mai sentito parlare di outtakes? Esistono per un motivo...



    già



    il nu metal



    bella



    eh... sì...



    ad esempio ora...



    già... e visto che non ne sono capace non ne scrivo in giro...



    non ho dubbi.


  • utente0 18 anni fa Rispondi

    CARO RENZO SE MI PERMETTI... DISSENTO!
    IO HO SENTITO L'ALBUM (TU?!?!) E SICURAMENTE ED INDUBBIAMENTE CI SIANO INFLUENZE MA NN QUELLE CHE VANTI TU, IO CI SENTO SUBSONICA E BLUVERTIGO GRUPPI DI TUTTO RISPETTO ALTRA PASTA CHE VELVET... . E POI COSA C'è DI MALE AD AVER PROVATO SAN REMO? E' UN MODO COME UN ALTRO PER FARSI CONOSCERE COME QUELLO DI AVER MANDATO A TE ED ALLA TUA REDAZIONE UN ALBUM COMPLETO NON UNA DEMO, PER ESPRIMERSI E FARSI CONOSCERE. IL "NU METAL"?!?!!? MA CHE DICI?!?! CHE MUSICA ASCOLTI?!?! IL "MALE DI VIVERE DESCRITTO IN MODO BANALE"?? MA TU LO HAI MAI PROVATO?? HAI MAI TENTATO DI ESPRIMERLO IN MANIERA ORIGINALE?!?!
    MENTRE TU CAMBIERAI MESTIERE RAFFAELE NICOLì INVECE CONTINUERA' A SUONARE...