SAN DIEGO Disco 2017 - Pop, Elettronica

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È troppo tardi per il disco dell'estate. O forse no.

Vedi alla voce: Dischi dell'estate in ritardo.
La collocazione stagionale degli album è banale e non piace a nessuno, è vero, ma San Diego benedetto, cosa vuoi da me se hai fatto uscire a ottobre un disco che si sarebbe potuto intitolare “Colonna sonora di Rimini Rimini 30 anni dopo”? Che poi è palese che l'hai fatto apposta: un disco che si chiama “Disco”, e che dentro ha titoli, suoni, testi, canzoni, che sono tutto un indie-meme, è troppo furbo per cadere nell'ovvietà e presentarsi ad “Agosto” per confondersi e andarsi a spiaggiare nel casino di “Riccione”, meglio farsi notare quando sembra che non sia più tempo per certe cose.
Vero anche che la furbizia non basta, e poi non è nemmeno una parola tanto bella. Aggiungiamoci Intelligenza, perché comunque è il contrario della stupidità la cura del dettaglio che traspare da ogni gioco di parole, dal sound di puro modernariato, dalle melodie così pop che ti piacciono per forza, anche quando vorresti dire che no, basta con questi anni 80, con queste estati al mare, con questo intimismo vaporoso, con la leggerezza cosm(o)ica e i Paradisi artificiali, però dannazione, se il paradiso fosse davvero fatto a forma di San Junipero questo “Disco” qua ci starebbe da dio.

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La recensione Disco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-11-13 09:00:00

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