Jacopo Tricoli CLASSICOPOSTMODERNO 2017 - Pop, Indie, Elettronica

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Quando l'elettronica spinge troppo.

Jacopo Tricoli, classe '88, è un cantautore di origini romane attualmente di stanza in Piemonte. Dopo la pubblicazione nel 2016 del suo primo album solista "Antidoti", Tricoli ritorna sulla scena musicale con un nuovo lavoro, "CLASSICOPOSTMODERNO", pubblicato dall'etichetta piemontese JETI lab.

Le otto tracce che vanno a comporre il disco sono il frutto di un esperimento intrapreso dal musicista volto a combinare le forme del cantautorato classico con quelle della musica elettronica. Dal punto di vista testuale, il punto focale dell'intero lavoro si concentra attorno al senso di superficialità e trascuratezza che caratterizzano l'uomo nella società moderna. La descrizione che traspare di quest'ultimo è quella di un individuo incapace di soffermarsi sulle cose importanti, dominato dalla fretta di avere una opinione su tutto e quasi mai un pensiero complesso. Di una persona che subisce passivamente la propria condizione senza cercare un miglioramento o che piuttosto preferisce aspettare che il miglioramento arrivi da sé. Emblematiche in questo senso le parole del brano "Casi Clinici": "Resti lì ad aspettare, a immaginare che qualcuno ti renda migliore, che qualcuno ti venga a salvare". 

Quanto al profilo prettamente musicale, al fianco della chitarra acustica alla quale ci aveva abituato nel suo primo disco, "Antidoti", Jacopo Tricoli mette in gioco drum machine e sintetizzatori che, dopo i primi due brani del disco ("La Libertà" e "Michele"), si configurano come i veri e propri protagonisti di "CLASSICOPOSTMODERNO". Il risultato? Non troppo convincente. La chitarra acustica e la voce vengono troppo spesso sovrastate dalla componente elettronica, riuscendo ad emergere a fatica dal tessuto musicale complessivo. Nel brano "A volte cambia il vento", per fare un esempio, ci si ritrova spesso con le orecchie tese verso la cassa dello stereo per riuscire a cogliere le parole della canzone. L'invito è quindi quello di riporre una maggiore cura nella produzione, ricercando un più corretto equilibrio sonoro. 

 

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La recensione CLASSICOPOSTMODERNO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-01-24 00:00:00

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