Scumfuckers Vuoto a perdere 2018 - Punk, Hardcore, Crossover

Vuoto a perdere precedente precedente

"Vuoto a perdere" è un piccolo lavoro appannaggio agli amanti del genere, non vi è niente che apporta innovazione o stravolgimenti, ma è sincero e classico nella sua interezza,

Cosa dovremmo aspettarci da un ep punk nel 2018? Senza lasciare troppo spazio alla fantasia, potremmo rispondere citando gli elementi capisaldi del genere: una manciata di testi avversi alla società, batteria incessante e tanti powerchord.
Pertanto i fattori sopracitati non vengono a mancare in "Vuoto a perdere" dei cosentini Scumfuckers, un primo disco di dieci minuti scarsi composto da cinque brani veloci e genuini dove le esperienze pregresse dei quattro musicisti che spaziano dall’hardcore, Oi! e thrash metal non sono messe a freno. Una miscellanea a tratti disomogenea, ma nemmeno troppo affiliata a una corrente di genere, spaziando tra le due coast statunitensi fino ad arrivare all’inghilterra di alcuni decenni fa; tale distinzione è nettamente percepibile comparando la classica "Trust no one" e la furia thrashcore di "Sul bordo dell’abisso".
La voce di Gianluca Muzzillo ha il roco e tipico timbro dell’Oi! arricchita di tanto in tanto da qualche coro, mentre le sue parole di scagliano come da copione contro le strutture e sovrastrutture della società moderna, mantenendo un atteggiamento a tratti propositivo, ma sempre in bilico sul limite del nichilismo.
"Vuoto a perdere" è un piccolo lavoro appannaggio agli amanti del genere, non vi è niente che apporta innovazione o stravolgimenti, ma è sincero e classico nella sua interezza, lasciando trasparire solamente ciò che è necessario al genere come le ferme idee della band e la loro voglia di suonare.

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La recensione Vuoto a perdere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-08-30 00:00:00

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