Officine Bukowski Il primo giorno d'inverno 2018 - Rock, Indie, Pop rock

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Un disco energico e ricco di collaborazioni importanti per le Officine Bukowski, che con “Il primo giorno d’inverno” raccontano esperienze ed emozioni in chiave power pop

Avrei potuto anche accontentarmi ma è così che si diventa infelici” diceva Charles Bukowski, mentore dei bergamaschi Officine Bukowski. Con “Il primo giorno d’inverno”, loro esordio sulla lunga distanza, i quattro bergamaschi sembrano aver preso davvero alla lettera il loro mito e, infatti, non si sono limitati a comporre semplicemente un debutto fatto di canzoni inedite in grado di combinare sapientemente ingredienti rock, metal e rap su una cangiante struttura power pop, ma hanno deciso anche di avvalersi di preziose collaborazioni per elevarne la caratura. Troviamo perciò Paolo Saporiti, che arricchisce con la sua voce “Anime” e “Chi era Viola”, Gian Maria Accusani, che dà il suo apporto grintoso a “Renée”, e Marco “Element” Preziosa con il suo rap battente in “Zingara”. Non in veste di musicisti, ci sono poi i fratelli Marco ed Ettore Giuradei, che hanno curato, presso la loro Taverna Studio, le registrazioni del disco in presa diretta. Per le Officine Bukowski un bel modo, insomma, di non lasciare nulla al caso nel loro primo importante passo nella discografia.

“Il primo giorno d’inverno” è un disco energico e risoluto, con un cantato dalle linee melodiche semplici e taglienti, chitarre strepitanti, basso e batteria solidissimi e synth che piovono a catinelle su tutti i brani. Le composizioni mostrano un’anima multicolore, anzi mostrano diverse “Anime” (come il titolo della prima traccia, mero sipario introduttivo, in cui la vocalist Debora Chiera recita alcuni versi di Bukowski mentre un gorgheggiante Paolo Saporiti fa volare le sue parole su tappeti di vocalizzi). Di queste “anime”, pezzo dopo pezzo, come in un quadro cubista, si riescono a guardare contemporaneamente il profilo rosso passione e quello nero della disillusione, poi il viola di uno sguardo pregno di rabbia ma anche il verde di un sorriso di speranza, riunendo diverse sfumature di esperienze, storie ed emozioni in piccoli racconti di tormenti e voluttà, di angosce e rivincite, sostenuti da testi ispirati e mai banali.

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La recensione Il primo giorno d'inverno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-07 20:04:43

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