The Groots Electric Clichés 2018 - Elettronica, Pop rock, Dance

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Un nuovo album per i Groots direzionato verso l'elettronica degli anni '80 con effetti videogame e synth. Un "ritorno al futuro" tutto da scoprire.

Messa da parte l’anima più indie rock del primo disco, questa volta i Groots addrizzano il tiro, inclinando il sound verso l’elettronica degli anni ’80 sorretta da effetti videogame e synth. Una danza tra chiaroscuri digitali, palpitanti, sincopati che si lanciano nelle utopie di una gioventù distopica. I testi in inglese rincorrono bagliori sintetici e raccontano di anime, sentimenti, relazioni. Il percorso musicale sperimenta nuove idee; si sente il battito che parte dalla pancia e arriva alla testa.

Le tracce appaiono circonfuse di un impulso robotico che, a volte, finisce per appiattire le atmosfere e, all’interno di questa circolarità ipnotica, le otto tracce del disco – sarebbero nove, in verità, ma la prima è una intro (“Back to the future”) – mostrano seducenti melodie vocali in “Circus” e “Wanderlust”. Altrove è il suono a prevalere (“Recovery plan”; “Not another halleluja”), attraverso esplosioni acide. “Electric clichés” è un album in cui i Groots mostrano una nuova identità, senza svilire completamente se stessi; esplorando i tòpoi del loro immaginario, con la testa girata all’indietro, pensano ad un passato migliore del presente che tende al futuro.

Dunque un “ritorno al futuro” tutto da scoprire, fra un passato da emulare e un presente ancora incerto.

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La recensione Electric Clichés di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-24 09:50:38

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